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Quanto ballerà il mattone in Europa. Report Intesa

Di Luca Mezzomo e Anna Maria Grimaldi

La nostra previsione di proseguimento della fase di espansione del Pil euro zona al di sopra del potenziale (valutata all’1,3 per cento nel 2016 dalla Commissione Europea) si basa su di una crescita dei consumi sui ritmi del 2015 (1,9/2,0 per cento a/a) e su di un’accelerazione degli investimenti totali al 3,2 per cento dal +2,6 per cento dello scorso anno.

Mentre gli investimenti aziendali potrebbero frenare in media annua in parte per effetti di confronto sfavorevole ad inizio anno, in parte per il freno dalla già debole domanda estera ed elevata incertezza geopolitica, ci aspettiamo invece un’accelerazione degli investimenti in costruzioni al 2,1 per cento da 0,9 per cento nel 2015, in parte per effetti di confronto favorevole ad inizio anno ma anche grazie al sostegno di fattori fondamentali, come abbiamo spiegato sopra. Data la volatilità trimestrale degli investimenti in costruzioni abbiamo derivato un indicatore statistico per cercare di anticipare tempestivamente le variazioni trimestrali della spesa in costruzioni complessiva (residenziale e commerciale) nell’area euro.

Il nostro indicatore si basa su di un modello parsimonioso che stima le variazioni congiunturali degli investimenti in costruzioni nel periodo 2000-2015 con: 1) i permessi edilizi per le costruzioni di edifici e costruzioni residenziali ritardati; 2) l’indice di fiducia settoriale ritardato di due periodi; 3) la valutazione dall’indagine della Commissione sull’andamento della produzione ritardata di un periodo; 4) la variazione della produzione nelle costruzioni contemporanea e la variazione ritardata di un periodo; 5) lo spread Btp Bund che funge da proxy per catturare l’impatto della crisi del debito.

Sulla base delle informazioni più recenti il nostro indicatore prevede una crescita degli investimenti in costruzioni in accelerazione rispetto a fine 2015. La crescita media su due trimestri passerebbe a 0,9 per cento t/t da 0,6 per cento t/t della seconda metà dello scorso anno. Per il trimestre invernale potrebbe vedersi una crescita di 1,5 per cento t/t da +1,1 per cento del 4° trimestre scorso.

L’indicatore statistico suggerisce che una variazione percentuale di un punto della produzione nelle costruzioni determina un aumento/riduzione di 0,15 degli investimenti in costruzioni la variazione ritardata ha una semi elasticità di 0,19. Una variazione percentuale dei permessi ritardata di cinque periodi accelera la dinamica delle costruzioni di 0,07. I permessi per l’edilizia residenziale entrano con un ritardo più breve di tre periodi perché dal rilascio del permesso alla costruzione dell’opera i tempi sono più brevi rispetto alla costruzioni di edifici non residenziali. Lo spread Btp-Bund ha un impatto significativo una variazione di 25 punti base dello spread da un impatto di -0.06 sulla crescita delle costruzioni.

(Qui il documento integrale)

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