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La Cia ha pronto un piano per un attacco cibernetico contro la Russia

La Nbc ha rivelato che la Cia ha ricevuto dall’Amministrazione Obama l’incarico di preparare un attacco cyber contro la Russia. L’idea è sottrarre infirmazioni che possano creare imbarazzo al Cremlino e agli uomini d’oro dell’inner circle puntiniano (o in alternativa, forse, diffonderne tra quelle già sottratte). Materiale ce n’è, visto che spesso ricchezze e potere di certi elementi di sono rivelate collegate a movimenti torbidi.

Non è chiaro il motivo della diffusione delle informazioni sul piano dell’intelligence, forse si tratta di un avvertimento verso Mosca: il vicepresidente Joe Biden durante il programma “Meet the Press” sulla stessa rete televisiva ha detto che “stiamo mandando un messaggio” diretto a Vladimir Putin. Ma mancherebbe solo il via libera dello Studio Ovale, secondo l’Nbc, testimonianza che anche Washington considera il cyberwarfare uno scenario strategico da usare in ambiti offensivo. Sarebbe un team di almeno cento persone quello che sta già lavorando da tempo al piano di attacco, con a disposizione centinaia di milioni di euro. Un’ipotesi che sta circolando: operazioni che impediscano a Mosca di operare le censure da regime sul traffico internet.

Negli ultimi mesi enti, aziende e personaggi pubblici negli Stati Uniti sono più volte finiti sotto l’attacco di hacker: in molti casi si è pensato, stante alle prove raccolte, che le azioni fossero state condotte da elementi al soldo delle agenzie dei servizi segreti russi, finite in una competizione per il potere e per questo in gara per riportare a casa successi ai danni dell’America. Dal Cremlino, il portavoce Dmitri Peskov ha replicato alla diffusione della notizia annunciando che la Russia era pronta a rispondere per difendere i propri interessi e la propria sicurezza.

Azioni del genere sono arrivate fino a influenzare la campagna elettorale presidenziale, con il Partito Democratico colpito dalla fuga di leaks sottratti con un attacco hacker, e il candidato repubblicano Donald Trump che ha goduto di questa spinta; molti analisti credono che altre pubblicazioni arriveranno nei prossimi giorni, una “october surprise” che potrebbe mettere ancora in difficoltà Hillary Clinton.

Le capacità di guerra cibernetica statunitense sono da tempo sviluppate. La Cia è soltanto una delle strutture che può colpire, insieme per esempio al CyberCommand creato in seno al Pentagono, o ancora l’Nsa, agenzia che ha come compito lo spionaggio elettronico. Un virus Stuxnet, per esempio, fu creato nel 2006 nell’ambito dell’operazione “Giochi olimpici” dai tecnici dell’amministrazione Bush per disabilitare le centrifughe della centrale atomica iraniana di Natanz.

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