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Come procede la battaglia per le semplificazioni fiscali

Nessuno se n’è reso conto, l’attenzione mediatica è tutta sulla “chiusura” di Equitalia ed il condono delle cartelle esattoriali ma il decreto fiscale pubblicato il 24 ottobre 2016 ha portato però ben 7 nuovi adempimenti per imprese e lavoratori autonomi con relativi costi connessi da sostenere.

Si tratta in particolare di comunicazioni da inviare trimestralmente relative alle liquidazioni iva ed ai dati delle fatture emesse e ricevute, il famoso spesometro che prima della modifica veniva inviato annualmente.

Le nuove disposizioni andranno senza dubbio a ingolfare il sistema fiscale italiano di certo non è secondo a nessuno come numero di adempimenti richiesti ai contribuenti (già abbastanza monitorati e tartassati) senza considerare l’effetto disastroso per gli studi professionali che dovranno velocemente adeguarsi e gestire il carico di lavoro nuovamente appesantito.

Proprio in queste ore il Consiglio nazionale dei dottori commercialisti sta combattendo una dura battaglia con le Istituzioni, battaglia incredibilmente poco pubblicizzata e sostenuta dai principali quotidiani del settore, per tentare di modificare il decreto in sede di conversione eliminando parte dei nuovi adempimenti inseriti e reintroducendo il pacchetto semplificazioni già da tempo concordato con Mef e Agenzia delle entrate e senza alcun motivo sparito dal testo approvato.

Ragionando con serenità bisogna anche dire che l’Agenzia delle entrate dal 2016 sta cambiando filosofia, abbracciando un spirito collaborativo con i contribuenti, invitandoli a sanare le proprie dimenticanze o errori prima di sanzionarli, inviando Sms (notizia di oggi) per ricordargli scadenze e pagamenti ma, proprio alla luce di questo, sembra assurdo che ad ogni passo in avanti verso compliance e snellimento burocratico se ne facciano due o tre indietro aggiungendo nuovi adempimenti, scadenze da rispettare e costi da sostenere.

Staremo a vedere cosa accadrà, dalle ultime indiscrezioni pare ci sia la volontà del Governo di arrivare ad una soluzione ma ancora non si hanno certezze e la preoccupazione degli addetti al settore cresce.

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