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Popolare di Milano e Banco Popolare, ecco tutte le ultime novità

Giuseppe Castagna e Pier Francesco Saviotti

Proseguono incontri, mosse e strategie tra Banco Popolare e Popolare di Milano in vista della fusione completa tra le due banche popolari. E mentre la strada tra Milano e Verona si fa sempre più corta in vista della nascita del nuovo gruppo bancario prevista per il primo gennaio, è stata anche delineata la prima linea del nuovo istituto. Ecco chi sono i responsabili delle strutture centrali e delle società del gruppo post-fusione e le ultime novità del futuro colosso bancario Banco Bpm, la Spa che sarà operativa a partire dal primo gennaio.

L’INCONTRO

Il 29 novembre scorso i vertici di Verona hanno incontrato i consigli di Bpm riuniti in seduta congiunta per fare il punto sul processo di fusione. Secondo MF-Milano Finanza, quella che avrebbe dovuto essere “una visita di cortesia” si è trasformata in “una puntuale e approfondita disamina dei risultati del Banco Popolare e della drastica azione di pulizia compiuta negli ultimi trimestri”.

I RISULTATI DEL BANCO POPOLARE

A fare una ricognizione dei risultati dei nove mesi, che hanno registrato perdite per 712 milioni dopo l’innalzamento del livello medio di copertura dei crediti deteriorati e degli oneri sistemici, è stato l’amministratore delegato Pier Francesco Saviotti, che – secondo quanto riportato da Luca Gualtieri su MF-Milano Finanza – ha prestato anche particolare attenzione al tema degli accantonamenti straordinari necessari per alzare le coperture sui non performing loan (Npl).

LE RASSICURAZIONI DI SAVIOTTI

L’ad di Verona ha rassicurato però sull’aumento di capitale da un miliardo raccolto nella scorsa primavera, garantendo che sarà più che sufficiente per coprire l’azione di pulizia. “Sono state inoltre ricordate le ‘ampie coperture immobiliari a garanzia di buona parte del portafoglio crediti’, condizione che renderebbe la situazione più sostenibile”, ha scritto Gualtieri.

LE NOMINE

I vertici di Banco Popolare e Banca Popolare di Milano hanno chiuso anche la partita delle nomine, con la definizione della prima linea del futuro BancoBpm, che vede conferme importanti sia per i top manager del Banco, sia per il versante milanese.
Tra i targati Verona, nella prima linea di Banco Bpm ci saranno Carlo Bianchi (crediti), Carlo Palego (rischi), Gianpietro Val (amministrazione e bilancio), Roberto Speziotto (risorse umane), Sergio Sorrentino (audit), Andrea Marconi (segreteria affari societari), Angelo Lo Giudice (compliance), Francesco Minotti (istituzionali, enti e terzo settore), Ottavio Rigodanza (IT operations), Vincenzo Russo (leasing), Pietro Gaspardo (pianificazione e marketing retail),
Nel versante milanese ci sono invece Matteo Cidda (comunicazione), Luca Manzoni (corporate), Fabrizio Caputi (finanza), Roberto Giancarlo Peronaglio (investor relations), Antonia Cosenz (legale e regulatory affairs), Edoardo Ginevra (Npl), Giovanni Sordello (operations gestione asset e acquisti), Giuseppe Panetta (organizzazione), Giorgio Pellagatti (pianificazione e controllo) e Maria Louise Arscott (progetti speciali e monitoraggio).
Rimangono confermati invece i vertici delle controllate, con Marco Turrina alla guida di Banca Akros, Maurizio Zancanaro a Banca Aletti e Francesco Betti per Aletti Gestielle, mentre Paolo Testi prenderà il timone della Bpm spa, la controllata in cui confluirà per un triennio l’intera rete nazionale della Bpm. Confermati anche i top manager delle divisioni: Giordano Simeoni (Popolare Verona), Alberto Mauro (Popolare Novara), Fabrizio Marchetti (Popolare Lodi) e Roberto Perico (Credito Bergamasco).

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