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Westlands Securities, ecco conti e attività della società di Giulio Occhionero

Di Michele Arnese ed Emanuele Rossi

Martedì mattina Giulio Occhionero e sua sorella Francesca Maria sono stati arrestati nell’ambito di un’operazione contro “una centrale di cyberspionaggio”. L’accusa è di avere raccolto dati sensibili di politici, funzionari statali, personalità e istituzioni tramite azioni di pirateria informatica. Tra i nomi illustri dei dossierati dai fratelli Occhionero anche l’ex premier Matteo Renzi, il governatore della Bce Mario Draghi, diversi politici, alcuni ex ministri, l’ex comandante della Guardia di Finanza, Saverio Capolupo, e prelati tra cui monsignor Gianfranco Ravasi. L’indagine ha preso il via otto mesi fa, mentre le attività fraudolente della coppia di fratelli romani, residenti a Londra, è in piedi da oltre cinque anni, e avrebbe permesso ai due di raccogliere informazioni su migliaia di account attraverso l’utilizzo di un malware denominato EyePyramid.

LA SOCIETA’ WESTLANDS

I due sono elementi molto noti del mondo della finanza romana, con collegamenti all’estero. Giulio Occhionero era il punto di riferimento di una società, la Westlands Securities s.r.l., che offriva – come si legge nell’oggetto sociale – “”prestazione di servizi alle imprese relativi alla consulenza ed alla organizzazione di processi gestionali, commerciali, amministrativi, tecnici, economici, finanziari ed organizzativi in genere, analisi e pianificazione. Occhionero, ingegnere nucleare – la sorella è laureata in chimica, entrambi alla Sapienza – con la passione per l’approccio scientifico al mondo della finanza, la definisce “una start-up privata nata per lo sviluppo di strumenti quantitativi per la consulenza bancaria e finanziaria, in seguito impegnata in iniziative di private equity e gestione delle risorse”. Capitale sociale da 20mila euro, ma sottoscritto oltre il milione e mezzo, sede legale a Roma in Via Piemonte, amministratore unico (stante ai dati della Camera di Commercio di Roma) la Pombal Service Limited di Londra, nella figura di John Galea, maltese nominato rappresentate dell’impresa. Il 49 per cento detenuto dalla londinese Westland Securities Limited, pari quote per la Owl Investments (sede alle Turks and Caicos, un paradiso fiscale) e un 2 per cento nelle mani di una persona fisica, Marisa Ferrari, romana. La società ha sospeso le attività in Italia, è stata cancellata con protocollo dell’11 marzo del 2015, per poi tornare operativa a Malta. Registrata nel 2014, passa prima per il Regno Unito, trasferendo nel 2012 la sede al terzo piano del civico 207 di Regent Street, centralissima via londinese, “per sottoporre la società al diritto inglese”, cita il verbale della modifica statuaria – l’indirizzo è lo stesso della Limited omonima che ne deteneva circa la metà delle quote, e lungo la stessa strada aveva domiciliazione anche Galea. L’ultimo bilancio depositato della società italiana (quello del 2012) segna una perdita di esercizio da oltre 200mila euro e crediti verso clienti per oltre un milione e seicento mila euro in Italia, e quasi tre milioni negli Stati Uniti, patrimonio da oltre 1,8 milioni. I ricavi della società italiana sono passati da 1,5 milioni di euro nel 2011 a 130mila euro nel 2012.

IL LAVORO PER BANCHE E FINANZIARIE

Analista quantitativo, Occhionero nel 2000 ha fondato il Quantitative Finance Group, una joint-venture tra Westlands Securities e università di Roma La Sapienza, finalizzata alla ricerca finanziaria quantitativa in collaborazione con il Dipartimento di Matematica Applicata della Sapienza. Nel 2002 il Monte dei Paschi ha adottato la sua metodologia di trading giornaliero implementando un’apposita linea dedicata ai clienti high-net-worth. Inoltre, come emerge da questo curriculum, dal marzo 2001, per due anni, ha fatto parte (come unico membro esterno alla banca) nel comitato investimenti del Monte dei Paschi di Siena, Private Banking, come advisor nella selezione dei portafogli di investimento. “All’inizio del decennio scorso – scrive oggi il quotidiano La Stampa – Giulio Occhionero era il family banker di riferimento della ricca comunità di americani a Roma”.

LE ATTIVITÀ IN AMERICA

Tra le attività della Westland, la partecipazione a gare pubbliche o private per l’assegnazione di appalti per beni e servizi: è stato il Gip a ricordare che proprio attraverso il profilo Linkedin della ditta si è potuta ottenere un’informazione di “particolare rilievo”, si legge infatti che la società Westland Securities “ha fornito consulenza al governo statunitense in un’operazione commerciale per la costruzione di infrastrutture nel porto di Taranto”. “TABU” è l’etichetta di archiviazione di uno dei dossier spiati e sottratti dagli Occhionero che aveva come obiettivo raccogliere dati su account di dirigenti e figure legate alle attività dell’autorità portuale jonica. Dati che poi venivano archiviati in server americani: per questo la polizia italiana ha detto che per ottenere diverse delle informazioni è stata fondamentale la collaborazione con il centro specializzato in crimini informatici dell’Fbi.

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