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Marine Le Pen perde l’immunità parlamentare per twittare contro Isis

Le Pen, parigi

Nuovi guai giudiziari per Marine Le Pen, candidata alla presidenza del Front National. Questa volta non sono sotto accusa gli stipendi del partito pagati con fondi europei, ma alcuni tweet considerati violenti che sono stati diffusi dal suo account personale. L’inchiesta, aperta dalla Procura di Nanterre a dicembre del 2015, ha portato il ritiro dell’immunità parlamentare della candidata. La petizione è stata presentata al Parlamento europeo dal ministro della Giustizia francese. “Il risultato è chiaro – ha dichiarato l’europarlamentare Dimitrios Papadimoulis –. La maggioranza ha votato a favore del ritiro dell’immunità”.

IL CASO

Nel 2015 il leader dell’estrema destra francese pubblicò su Twitter tre immagini di decapitazioni compiute dal gruppo terrorista Stato islamico (Isis), in risposta al commento di un giornalista che aveva confrontato la formazione politica Front National con Isis. Le Pen cinguettò alcune fotografie trasmesse inizialmente da Isis con la decapitazione dell’americano James Foley con la scritta “Questo è Daesh!”. La famiglia della vittima si è subito lamentata e ha chiesto il ritiro delle immagini alla politica francese.

LA GIUSTIFICAZIONE

Prima del voto in Parlamento Le Pen si è giustificata: “Sono deputata. Il mio ruolo è denunciare Daesh”. Martedì 28 febbraio, Le Pen aveva denunciato che la procedura per toglierle l’immunità parlamentare era stato particolarmente veloce perché si trattava di lei. Domenica ha chiesto alla magistratura di non “ostruire la volontà del popolo francese”.

“La censura e la minaccia sistematica del sistema giudiziario non silenzieranno i difensori del popolo”, ha detto il direttore della campagna elettorale di Le Pen, David Rachline. Altri membri dell’entourage della candidata sono indagati per irregolarità nel finanziamento delle campagne del Front National.

I TEMPI

Nel dossier del caso l’europarlamentare Laura Ferrara aveva indicato che “i tempi dell’indagine erano giusti”. Secondo il Parlamento europeo, l’analisi del caso di Le Pen è durato cinque mesi. Nel 2016 la Commissione di Affari Giudiziari del Parlamento europeo ha esaminato 15 richieste similari. Il tempo per ogni singolo caso è stato dai quattro agli otto mesi.

I PRECEDENTI

Questa non è la prima volta che il Parlamento europeo annulla l’immunità parlamentare di Marine Le Pen. Nel 2013 è stata accusata di incitazione all’odio contro un gruppo religioso per avere confrontato la pratica della preghiera musulmana in alcune città francesi con l’occupazione tedesca in Francia. In quel caso è stata assolta.

Anche al padre Jean-Marie Le Pen è stata annullata l’immunità parlamentare tre volte nel corso degli anni. Aveva detto che le camere a gas nei campi di concentramento tedeschi sono stati soltanto “un dettaglio storico”.

COME FUNZIONA L’IMMUNITÀ 

L’immunità dei parlamentari europei ha come obiettivo proteggerli contro persecuzioni ingiustificate da parte del potere giudiziario nazionale. Nel caso di Le Pen, i tweet incriminati sono stati pubblicati nell’ambito di una disputa politica che la riguardava come leader del Front National, non come deputata del Parlamento europeo. La perdita dell’immunità parlamentare è valida per un unico processo penale.

LA FAVORITA DEI GIOVANI

Da gennaio Le Pen è favorita alle elezioni presidenziali. Secondo l’ultimo sondaggio pubblicato giovedì da Elabe per il quotidiano economico Les Echos, la candidata avrebbe il 27 per cento dei voti al primo turno, seguita da Emmanuel Macron con il 24 per cento. Sarebbe però sconfitta in un probabile secondo turno: Le Pen (38 per cento) e Macron (62 per cento).

La presidenza di François Hollande ha deluso i francesi, soprattutto le nuove generazioni. Forse per questo oggi circa il 35 per cento dei giovani tra i 18 e i 24 anni voterà Le Pen al primo turno il 23 aprile. Il Front National è anche il candidato dei giovani tra i 25 e i 34 anni. Per Yves-Marie Cann, direttore di Studi politici di Elabe, le difficoltà dei giovani nel trovare il primo lavoro e avere un contratto fisso spingono questo fenomeno. Molti sono anche preoccupati dall’aumento della criminalità e l’immigrazione, punti-chiave del programma elettorale di Le Pen.

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