Skip to main content

DISPONIBILI GLI ULTIMI NUMERI DELLE NOSTRE RIVISTE.

 

ultima rivista formiche
ultima rivista airpress

10 anni senza Giulio Andreotti. Il ricordo fotografico di Pizzi

1 / 51
Silvio Berlusconi e Giulio Andreotti
2 / 51
Silvio Berlusconi e Giulio Andreotti
3 / 51
Giulio Andreotti
4 / 51
Giulio Andreotti
5 / 51
Giulio Andreotti
6 / 51
Giulio Andreotti
7 / 51
Giulio Andreotti
8 / 51
Giulio Andreotti
9 / 51
Giulio Andreotti
10 / 51
Giulio Andreotti
11 / 51
Giulio Andreotti
12 / 51
Giulio Andreotti
13 / 51
Giulio Andreotti
14 / 51
Susanna Agnelli e Giulio Andreotti
16 / 51
Susanna Agnelli e Giulio Andreotti
17 / 51
Giulio Andreotti
18 / 51
Giulio Andreotti
19 / 51
Giulio Andreotti
21 / 51
Giulio Andreotti e Sophia Loren
22 / 51
Giulio Andreotti
23 / 51
Giulio Andreotti
24 / 51
Giulio Andreotti
25 / 51
Giulio Andreotti
26 / 51
Giulio Andreotti
27 / 51
Giulio Andreotti
28 / 51
Giulio Andreotti
29 / 51
Valentino Garavani e Giulio Andreotti
30 / 51
Valentino Garavani e Giulio Andreotti
31 / 51
Sophia Loren e Giulio Andreotti
32 / 51
Giulio Andreotti
33 / 51
Giulio Andreotti
34 / 51
Giulio Andreotti
35 / 51
Giulia Bongiorno e Giulio Andreotti
36 / 51
Giulio Andreotti e Sophia Loren
37 / 51
Giulio Andreotti
38 / 51
Giulio Andreotti
39 / 51
Giulio Andreotti
40 / 51
Giulio Andreotti e Luciano Pavarotti
41 / 51
Giulio Andreotti
42 / 51
Giulio Andreotti
43 / 51
Vittoria Sgarbi e Giulio Andreotti
44 / 51
Giulio Andreotti
45 / 51
Giulio Andreotti
46 / 51
Giulio Andreotti
47 / 51
Gina Lollobrigida e Giulio Andreotti

“Oggi ricorrono i 10 anni dalla morte del Presidente Giulio Andreotti, politico cattolico, padre costituente, parlamentare per 68 anni, sette volte premier, ventisette volte ministro […] Per comprendere il nostro presente, abbiamo bisogno di recuperare la cultura politica di personalità come Giulio Andreotti, che hanno costruito l’Italia e l’Europa”.

Inizia così la lettera di Angelo Chiorazzo, fondatore della cooperativa Auxilium al quotidiano Avvenire. Second lui, di fronte al caos in cui è sommersa gran parte del mondo, molti intellettuali che sono stati critici su Andreotti “hanno ripensato con nostalgia alla sua politica estera, nella quale il dialogo, la mediazione, la ricerca del ‘minimo comune multiplo’ erano regola e metodo”.

Chiorazzo ricorda che il professor Andrea Riccardi ha scritto più volte che “Andreotti fu un vero uomo di pace e che la sua arma, anche quando era ministro della Difesa, era il negoziato. Un uomo convinto che la trattativa sia sempre possibile, con una grande capacità di stabilire rapporti politici e personali”. Il suo capolavoro politico? I Trattati di Maastricht, “che avrebbero dovuto accelerare l’unificazione politica dell’Europa e aprire una nuova stagione di rapporti con i Paesi dell’ex blocco sovietico, compresa la Russia”.

Tante, dunque, le lezioni di Andreotti: la prima è che non si governa da soli: “Andreotti è stato al centro di tante riforme positive per il nostro Paese, ma era lontanissimo dal mito dell’uomo solo al comando, una narrazione che pervade gran parte della politica attuale, sempre alla ricerca di un nuovo salvatore della patria”.

Foto: Umberto Pizzi (riproduzione riservata)

×

Iscriviti alla newsletter