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Ecco la follia escogitata sui voucher

Edmund Burke Daniele Capezzone, mattarellum

Alla Camera (in un grande abbraccio tra centrosinistra e centrodestra, fino ad ora…) sta per essere partorita una leggina folle contro i voucher. Vedremo cosa partorirà la Commissione Lavoro: e naturalmente in diversi daremo battaglia in aula, con emendamenti puntuti e appuntiti.

Al momento, la norma di chiusura prevede infatti che, in caso di violazione della nuova regolamentazione dei voucher, il rapporto di lavoro si trasformi a tempo indeterminato. Nel dubbio chi li userà più? Per giunta, per chi supera i tetti si stabiliscono sanzioni da 600 a 3.600 euro.

Ma non solo. Come scrivevo all’inizio, nel caso in cui venga riscontrata la violazione dell’utilizzo del buono, si prevede anche la trasformazione del rapporto di lavoro in rapporto di natura subordinata a tempo indeterminato. Una minaccia verso famiglie e piccolissime imprese.

È semplicemente una decisione folle. I voucher sono comunque uno strumento utile per portare alla luce piccoli lavori. Chiunque pensi, scavalcando a sinistra la Cgil, che abolendoli pioveranno dal cielo contratti a tempo indeterminato (o anche contratti a termine), si illude: l’abolizione determinerà solo nero e disoccupazione.

Ora, davvero non si capisce questa corsa ad approvare una leggina. Perché bisogna evitare che i referendum della Cgil vengano votati? Li si voti il 28 maggio, come previsto: e vedremo quanti cittadini saranno sulle posizioni di Camusso e compagni.

Ma guai se nel centrodestra – com’è accaduto fino ad oggi – proseguissero comportamenti ambigui. Forse è il caso di tenerlo a mente quando, domenica prossima, in tanti commemoreranno la morte di Marco Biagi. La sua lezione andrebbe ricordata non solo il 19 marzo, ma tutto l’anno…

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