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Cosa succederà in Bper

bper, alessandro foti

A Modena c’è già la certezza che sarà un testa a testa. Oggi, sabato, Bper Banca terrà la prima assemblea da società per azioni dopo l’addio allo status di popolare certificato nel novembre scorso. Il punto più delicato all’ordine del giorno sarà la nomina di 7 consiglieri su 15, una prova generale del rinnovo del board previsto per l’anno prossimo. A impensierire l’attuale gruppo dirigente di Bper è soprattutto la possibilità che i nuovi azionisti di maggioranza della banca, cioè i fondi, si impongano con troppa decisione sulla scena.

Secondo le stime, all’assise dovrebbe essere presente circa il 40% del capitale e le preferenze potrebbero ripartirsi equamente sulle due le liste in campo. La lista promossa dagli istituti rappresenta 15 gestori e candida al board Alessandro Foti (ex consigliere di Bpm, Ferretti e Yoox ed ex amministratore delegato di Euraleo), Roberta Marracino (direttore dell’area Studi di Sace) e Luca Errico (macroeconomista del Fmi).

Si tratta di nomi di una certa rilevanza che dimostrano l’attenzione che i fondi stanno riponendo nella partita. E, visto che in questa assemblea per la prima volta non si voterà con il metodo capitario (una testa, un voto), la lista espressione del consiglio rischia di non ottenere la maggioranza. In tal caso i fondi otterrebbero tre poltrone su 15 nel board, andando a costituire una significativa minoranza.

Per raggiungere la maggioranza però l’attuale gruppo dirigente può giocare diverse carte. A partire da quella delle fondazioni azioniste (Banco di Sardegna, Carpi, Modena e Vignola), che dopo gli acquisti degli ultimi mesi potrebbero attestarsi attorno al 10% del capitale. A questa quota si aggiungerebbe il nocciolo duro degli imprenditori locali che proprio nelle scorse settimane si è riunito in un patto parasociale.

La formazione capitanata dal costruttore Giorgio Pulazza raggruppa 63 azionisti rappresentativi del 4,64% del capitale e potrebbe essere affiancata da altri soggetti finanziari. Il vero asso nella manica potrebbe però essere Unipol.

Il gruppo assicurativo guidato da Carlo Cimbri è entrato nel capitale di Bper Banca nel corso del 2016 e oggi, secondo indiscrezioni, la sua quota potrebbe superare il 5%. L’alleanza tra Modena e Bologna è stata cementata anche dall’inserimento nella lista del board di Alfonso Galante, responsabile della pianificazione strategica, investor relations e m&a del gruppo Unipol.

Quella di Bper Banca non sarà comunque l’unico appuntamento assembleare sabato. Se al polo fieristico di Morbegno (Sondrio) si riuniranno i soci del Credito Valtellinese , gli azionisti di Banco Bpm dovranno raggiungere il complesso sportivo del Terdoppio a Novara.

Dai due eventi non si attendono particolari sorprese anche se ancora una volta gli occhi saranno puntati sui soci istituzionali. In particolare, suggerisce un investitore, sarà interessare conoscere il punto di vista di fondi attivisti come Amber Capital.

(Articolo pubblicato su MF/Milano Finanza, quotidiano diretto da Pierluigi Magnaschi)

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