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Che cosa (non) è successo al G7 Energia

Carlo Calenda

Nessuna dichiarazione congiunta, impegno da parte dei Paesi europei a implementare l’accordo di Parigi. E’ questo in sintesi l’esito del G7 Energia tenuto oggi a Roma. Ecco tutti i dettagli principali e le parole del ministro dello Sviluppo economico, Carlo Calenda.

IL RUOLO DEGLI USA DI TRUMP

“Non è stato possibile firmare una dichiarazione congiunta dei Paesi del G7 che copre tutti gli argomenti delle discussioni”, ha detto il ministro Calenda al termine della riunione spiegando che non è stato possibile perché “l’amministrazione Usa sta svolgendo un processo di revisione delle politiche climatiche e quindi si riserva sulla sua posizione. Pertanto non era possibile siglare una dichiarazione congiunta ma un report della presidenza” che vede l’italia Paese di turno. Per gli altri Paesi – ha aggiunto Calenda – “restano obiettivi fermi e forti’.

LE PAROLE DI CALENDA

“L’impegno a implementare l’accordo di Parigi rimane forte e deciso per tutti i Paesi dell’Unione europea – ha spiegato Calenda – si è trattato di un dibattito molto costruttivo con gli Usa: non c’è stata alcuna frizione”. Per concludere: “Rispettiamo il fatto che gli Stati Uniti stanno rianalizzando la propria posizione”. Climate change e accordi di Parigi sarebbero i dossier, come scrive l’Ansa, su cui gli Stati Uniti stanno rivedendo le posizioni con l’arrivo di Donald Trump alla Casa Bianca. Da qui anche la mancanza di una dichiarazione comune al termine del G7 Energia.

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