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Leonardo, Avio Aero, Ala. Ecco il futuro della logistica 4.0

Di Andrea Jorma Buonfrate
avio aero

La trasformazione delle forze armate e in particolare dell’Aeronautica militare passa anche per l’industria 4.0. Una rivoluzione che avrà un impatto sull’intera organizzazione e che porterà alla costruzione di una logistica 4.0. Ma come coordinare aeronautica e industria nella rete? Questo è l’interrogativo alla base dell’evento organizzato a Roma, presso la Casa dell’aviatore dal Comando logistico dell’Aeronautica militare, per discutere sul legame che si fa sempre più effettivo tra le grandi industrie nel settore della Difesa e lo scambio di know-how che avviene a livello logistico nelle forze armate.

L’EVENTO

La conferenza è stata divisa in due macro sezioni, la prima dedicata alle “fabbriche intelligenti”, la seconda alla logistica 4.0, che integra industrie e forze armate secondo una logica venditore-consumatore attraverso la rete. “Una rivoluzione culturale – ha definito questo efficientamento del sistema il capo di Sma Enzo Vecciarelli – che permetterà un risparmio sostanziale pur mantenendo il più alto livello di preparazione delle forze armate, che rappresenta l’obiettivo primario”.

Come ha spiegato il comandante del comando logistico dell’Aeronautica militare, Gabriele Silvestroni, i concetti d’industria e aeronautica 4.0 sono legati nella logistica 4.0, definita come “la snellezza delle procedure che richiede una maggiore integrazione dei processi produttivi, che permette alle strutture di essere più efficienti”. Nel corso dell’incontro è stato presentato anche il documento “Logistica 4.0 per una Smart Logistics del Settore Aeronautico”, uno studio per la sicurezza tecnologica in volo, che racconta i sistemi integrativi logistici e tecnologie abilitanti alla base della rete logistica globale che supporta tutti i sistemi d’arma, con vincoli che devono essere affrontati a livello internazionale.

DALLA INDUSTRIA 4.0…

L’obiettivo da raggiungere sarà l’integrazione delle tecnologie tradizionali con quelle digitali sia terrestri sia nell’aerospazio. Nel corso del primo panel, Stefano Firpo (direttore generale politica industriale e imprese del Mise) ha esposto il piano governativo per arrivare alla piena implementazione delle tecnologie di nuova generazione, spesso definite sfide di policy poiché legate alle piccole e medie imprese che non investono in brevetti e innovazione.
L’assistenza nei settori post vending (procuring e logistica) è inoltre fondamentale per velocizzare la fornitura di pezzi di ricambio, spesso anche attraverso la stampa 3D, ha spiegato Claudio Debertolis (responsabile progetto ristrutturazione customer care di Leonardo), essendo la company ex Finmeccanica “organizzata come una forza armata” di 45mila dipendenti in 150 Paesi.

“La leadership che l’Aeronautica militare italiana ha esibito nell’ambito della logistica 4.0 – ha detto l’ad di Ala, Roberto Scaramella (nella foto) – dimostra palesemente quanto sia essenziale e centrale il tema per lo sviluppo e la sostenibilità industriale del prossimo futuro”. In realtà, il progetto d’implementazione è già sulla buona strada nel servizio tranviario, secondo Danilo Gismondi (direttore sistemi informativi di Trenitalia) attraverso la raccolta di big data e l’installazione di sensors sui treni per verificare la qualità dei componenti, progetto che ha portato al DMMS, un sistema integrato di comunicazione via rete per la manutenzione del settore ferroviario, in funzione entro il prossimo anno.

…ALLA LOGISTICA 4.0

Mondo accademico e industria si sono poi confrontati sull’importanza della velocità di condivisione delle informazioni e sulla ricerca dei materiali adatti alla stampa 3D. Grazie all’additing manufacturing è possibile infatti “produrre oggetti non replicabili in altre maniere”, ha spiegato Emilio Paolucci del Politecnico di Milano, con una semplificazione di 100:1 nella fase di costruzione sia per il sistema a deposito di polveri (DD), sia per il sistema a letto di polvere (Powder Bed- PB). Il risparmio in costi ed efficienza dei prodotti finiti è importante per la semplificazione degli assemblaggi e per la facilità di gestione della delocalizzazione degli impianti.

“Con le stampanti 3D è possibile gestire numerosi sistemi e sopperire all’anzianità delle flotte, spesso obsolete o non coperte dalla sostituzione dei pezzi che creano criticità – ha aggiunto il vice presidente military sales della Avio Aero Corrado Crotti – per questo motivo servono maggiori competenze a livello ingegneristico per gestire i big data e prevedere queste criticità”.

Quanto all’interconnessione tra i sistemi, Giovanni Galloppo di Google ha presentato il “machine learning”, un sistema che definisce dei modelli predittivi basati su algoritmi autodefiniti, già testati con successo in collaborazione con Airbus, e che ha permesso alla compagnia di ridurre gli errori dal 10% al 3%. Nel complesso della strategia digitale, i due pilastri dell’evoluzione sono la logistica “come ultimo anello della digitalizzazione” e la valorizzazione dei dati accumulati, ha spiegato Enrico Terenzoni di EY, “ciò permette alle imprese di gestire governance e operative business in maniera separata, ma interconnessa”.

Altrettanto importante è il collegamento tra tecnologie di supporto e integrazione dei meccanismi a livello industriale. Attraverso l’accesso reso possibile dai tablet, il dialogo fra l’industria madre e quelle dislocate nel mondo diventa più semplice, con aggiornamenti anche successivi alla vendita, conoscenza dei pezzi di ricambio e manuali interattivi per risparmiare carta. “A supporto di questo – ha detto il responsabile customer support operations di Elettronica ELT, Alberto De Arcangelis – abbiamo data link fondamentali con canali sicuri per lo scambio di informazioni e prototipi di test sul campo e simulazioni, introdotte attraverso Ew computer aided eXcercise (Cax) e Ew Battlelab”. Entrambi questi strumenti di realtà aumentata permettono l’integrazione fra tecnologia 4.0 ed esigenze delle forze armate in situazioni simulate di addestramento alla guerra.

CONCLUSIONI E WAY-AHEAD

La giornata ha evidenziato la forte connessione tra industria, Aeronautica e università e ha aperto un ciclo di incontri che avrà come prossima tappa l’appuntamento di ottobre, sul modello hackathon, nell’hangar di Pratica di Mare con esperti del settore, industrie piccole e grandi, accademici e start up, per rafforzare il legame fra vari settori della società civile.

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