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La7 non è una tv grillina. Parola di Urbano Cairo

Di Alice Monni
Cairo

Il ritorno di Corrado Guzzanti sulla tv generalista con una striscia quotidiana, l’arrivo di Diego Bianchi in arte Zoro con il suo gruppo di lavoro, una rassegna di film di Nanni Moretti presentata dal regista: sono alcune delle novità dei palinsesti di La7 per il prossimo anno, a cui si aggiungono molte conferme nell’informazione, con il rinnovo tra gli altri del contratto di Lilli Gruber fino al 2022. In conferenza stampa a Milano il patron Urbano Cairo ha illustrato come sarà la prossima stagione, la prima con Andrea Salerno come direttore di rete, in carica dal 1° giugno.

Cairo ha elencato i risultati raggiunti nella stagione tv appena trascorsa: La7 ha registrato il 3,19% nel totale giornata in termini di ascolti, con una crescita del 6% rispetto al 2015-16, e il 3,91% nel prime time con un milione di telespettatori medi (+3%). Il network è al 3,7% di share medio nel totale giornata (+5%). Positivi anche i dati sulla raccolta pubblicitaria: dopo un primo trimestre con il segno meno il secondo si annuncia “in ottimo miglioramento con un buon maggio e un giugno ancora migliore”. Dopo i dati, Cairo ha annunciato il rinnovo della Gruber: “Un contratto quinquennale come si fa con i calciatori a cui tieni specialmente, Otto e mezzo è un programma centrale rispetto ai temi della politica”.

La stessa politica che sarà protagonista dei prossimi mesi in vista delle elezioni: in questo contesto si inquadrano Enrico Mentana alla guida del Tg e di Bersaglio mobile, Corrado Formigli con Piazzapulita che ha rinnovato per 3 anni, e Giovanni Minoli con il suo Faccia a faccia. Confermati anche Gianluigi Paragone non più con La Gabbia ma “con inchieste sul campo”, Luca Telese e David Parenzo: per tutti e tre sono allo studio nuovi programmi. Stessa collocazione per Giovanni Floris  e il suo Di martedì, ma per la copertina non ci saranno più Luca e Paolo, che avevano sostituito Maurizio Crozza: “Non abbiamo sentito particolare nostalgia – ha detto Cairo parlando del comico – ha fatto un po’ più fatica della sua previsione”. A La7 – come detto – arriva Diego Bianchi con un programma in prime time a partire da settembre. Prima del Tg La7 ci sarà una striscia originale intitolata Skroll e ideata da Makkox: un social blob per raccontare i fatti di giornata attraverso Instagram e i social. A Guzzanti sarà affidata, invece, una cartolina satirica quotidiana di 5 minuti, dal lunedì al venerdì .

“La nostra intenzione – ha detto Cairo – è continuare a fare la televisione che sappiamo fare, l’approfondimento autorevole e credibile con conduttori e giornalisti molto qualificati con una declinazione che intercetti i cambiamenti della società”. Nessuna collocazione politica per le sue emittenti, ha specificato, si è parlato di uno spostamento a sinistra ma La7 “non è mai stata da nessuna parte, qualcuno diceva a un certo punto che è una rete grillina, è una cosa non vera” ha aggiunto Cairo.

Nei prossimi progetti dell’editore di La7 non c’è la tv sportiva: “È una cosa che non farei perché la Gazzetta Tv è costata a Rcs circa 10 milioni” ha detto Cairo, più possibilista sulla partecipazione della rete all’asta per i diritti Tv del calcio. “Mai dire mai, se ci sarà un secondo bando vediamo se può avere interesse per noi – ha spiegato – resta da capire se ci sono dei ritorni, farlo per farlo non ci interessa”. Smentita anche l’ipotesi di una cessione di La7: “Non c’è nessuna idea di vendere”, sulla radio non c’è interesse anche perché è “un settore dove non è facile entrare. La radio va bene ma la Tv è anche meglio”.

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