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Addio a George Romero, leggenda del cinema horror. Il video

Romero, horror

È morto a 77 anni George Romero, regista cult, maestro del genere horror. Durante la sua carriera ha realizzato un film diventato leggenda dalla prima inquadratura, inventato un genere cinematografico, messo in scena una satira feroce contro la società americana, criticato razzismo e consumismo, tutto fin dalla sua opera prima e parlando di zombie. Aveva solo 28 anni quando girò il suo primo lungometraggio “La notte dei morti viventi”, pietra miliare degli zombie-movie che definì i canoni del genere e creò lo zombie moderno: lento, dall’andatura caracollante e affamato di carne umana. Tutto in un film a basso costo con un enorme successo di pubblico e a suo modo sovversivo. Uscì nel 1968, nello stesso anno in cui Martin Luther King viene ucciso per la sua battaglia per i diritti civili degli afroamericani, con l’America impegnata nella guerra in Vietnam, Romero porta nei cinema un’opera all’apparenza di puro intrattenimento in cui il protagonista è un uomo di colore e l’esercito americano invece di salvare i buoni, li uccide.

I suoi film dietro a storie fuori dall’ordinario hanno sempre raccontato il disordine della società americana, i suoi paradossi e le sue storture. Lo stesso Romero ha sempre sostenuto: “Gli zombie, hanno un che di rivoluzionario. Rappresentano il popolo solitamente senza idee autonome che a un certo punto, stanco dei soprusi, si ribella”. Nel corso degli anni, pur realizzando horror di altro genere, agli zombie ha dedicato i suoi film più conosciuti e amati: “Zombi” del 1978 e “Il giorno degli zombi” del 1985, che chiudono la trilogia classica del genere, saccheggiati negli anni a venire, fonte di ispirazione per innumerevoli film, senza contare fumetti e serie tv. Alla sua grande passione è tornato in anni recenti con altri tre film, l’ultimo nel 2009 “Survival of the dead”.

(Video e testo Askanews)

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