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Tutte le ultime cose turche di Erdogan in Turchia pure nelle scuole. Il video

Turchia, scuola, erdogan

A partire dal prossimo anno sono previste radicali novità nel programma scolastico turco per elementari, medie e licei. Le modifiche interessano 51 materie, a partire da una drastica riduzione delle ore di storia dedicate ad Ataturk – padre fondatore della Repubblica turca – e alle riforme da lui effettuate, da anni pilastro delle ore di storia nelle scuole. Un argomento completamente eliminato dal programma è la teoria dell’evoluzionismo di Darwin. “Abbiamo tenuto conto che gli studenti del nono anno non hanno la preparazione preliminare necessaria a sostenere un dibattito sulla teoria dell’evoluzione” spiega il ministro dell’istruzione della Turchia Ismet Yilmaz. La riduzione dell’ora di biologia è stata controbilanciata dall’aumento delle ore di religione. All’interno della materia intitolata “nozioni religiose di base” è stato introdotto un capitolo apposito sul Jihad. “Il vero messaggio del Jihad è di amare il nostro paese e la nostra gente, la guerra non è parte di questo concetto”, ha aggiunto il ministro.

I 3 MESSAGGI DI ERDOGAN NEL PRIMO ANNIVERSARIO DEL GOLPE FALLITO IN TURCHIA

Proprio pochi giorni fa, il primo anniversario del golpe fallito del 15 luglio 2016, verrà disgraziatamente ricordato come la lunga notte in cui un’Europa troppo distratta e impreparata a comprendere gli sviluppi di una regione non si è resa conto che la Yeni Turkiye, la Nuova Turchia, di Recep Tayyip Erdogan ha preso il largo e che è destinata a dare sempre più problemi.

Il presidente ha puntato i suoi discorsi commemorativi soprattutto su tre punti. Il primo è aver focalizzato l’attenzione sul fatto che la Turchia è riuscita a mantenersi indenne dalle minacce esterne, dove per esterne si intende quelle occidentali. Il secondo è aver motivato il popolo turco, che ha saputo combattere per la sua democrazia, almeno quella intesa dal presidente e si è saputo difendere dai nemici esterni, che vede solo Erdogan e il suo popolo, ma che sono più che sufficienti per incendiare una situazione nel Mediterraneo già abbastanza complicata. Il terzo, scontato, è l’attacco a Fethullah Gulen, quell’ex imam tanto potente e che lo ha tanto aiutato, che è islamico tanto quanto lui, ma che adesso da alleato strategico è diventato un avversario da abbattere e da tutto il Paese considerato il nemico numero uno.

(Video e testo Askanews)

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