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La Mascara, cosa propone uno dei candidati alla Costituente di Maduro (che plagia Despacito)

Il Venezuela è in campagna elettorale. Per il prossimo 30 luglio, il governo di Nicolás Maduro ha convocato un’Assemblea Costituente per scegliere chi riscriverà la Costituzione nazionale. Non potendo sciogliere il Parlamento con la maggioranza dell’opposizione attraverso una sentenza del Tribunale Supremo di Giustizia (qui l’articolo di Formiche.net con tutte le reazioni internazionali), il presidente venezuelano spera di poterlo fare con una riforma costituzionale. L’obiettivo, secondo le sue stesse parole, è “fare sparire il Parlamento putrido” che vuole porre fine alla rivoluzione bolivariana. Nelle prime bozze del progetto di riforma costituzionale che girano sotto banco nel Paese, c’è la trasformazione dello Stato verso un socialismo ancora più radicale.

CHI SCRIVERÀ LA NUOVA COSTITUZIONE

Maduro non ha voluto tenere conto del referendum (non vincolante) convocato dall’opposizione lo scorso 16 luglio, in cui circa otto milioni di elettori hanno detto “no” alla convocazione di un’Assemblea Costituente. Il presidente venezuelano salta la consulta popolare e va direttamente alla nomina delle persone che riscriveranno la Costituzione. Senza però nessun rappresentante dell’opposizione né esperti di diritto costituzionale. La nuova Costituzione venezuelana sarà riscritta da lavoratori, donne, mamme, pensionati, rappresentanti delle comunità indigene e studenti, scelti però secondo un particolare meccanismo proporzionale nei municipi popolari.

LA CAMPAGNA MEDIATICA DI MADURO

Da oltre 18 anni, quando Hugo Chávez è arrivato al potere, la par condicio è un miraggio in Venezuela. Tutti i giorni alle sette del mattino, in rete unificata, il governo venezuelano sfrutta i canali dello Stato per promuovere i candidati del chavismo. Uno dei più famosi – non precisamente per le proposte – si chiama Antonio José León. Candidato numero 63, rappresentante delle “comunas” (organizzazioni locali, non riconosciute dalla Costituzione) si presenta come “La Mascara, il figlio di Maria, l’amichetto di tutti”. Nello spot dice: “Ciao gente bella, ciao gente carina. In nome di Geova, di Dio […] ricorda che sei amore, che sei vita. Vuoi costruire e non distruggere. Per questo propongo che i benefici arrivino dove devono arrivare. Per esempio, le buste del Clap (sussidi alimentari, ndr). […] Quando arrivano le persone e non hanno la possibilità di pagarle, bisogna dargliele lo stesso. Pagheranno quando potranno. Questa è una soluzione”. La canzone ufficiale della Costituente si chiama “La Constituyente Va” ed è stata creata dal musicista Jesús “Chucho” Rondón.

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LA VERSIONE DI “DESPACITO” DEL PRESIDENTE

La strategia di Maduro per convincere i venezuelani a votare è molto pop. Lo scorso fine settimana, il presidente ha presentato una versione del tormentone internazionale di quest’estate: Despacito.

[youtube width=”800″ height=”344″]http://www.youtube.com/watch?v=rEvIHqjjLbs[/youtube]

LA DIFFIDA DI LUIS FONSI E DADDY YANKEE

Peccato che gli autori del tema, Luis Fonsi e Daddy Yankee, non solo hanno criticato il plagio, ma hanno anche criticato l’uso del tema per fare propaganda politica a favore di un regime violento. Daddy Yankee ha scritto su Instagram: “Che ci si può aspettare da una persona che ha rubato tante vite a giovani sognatori e a un popolo che cerca un futuro migliore per i suoi figli. Appropiarti illegalmente di una canzone (Despacito), non si paragona al crimine che hai compiuto in Venezuela. […] Con questa nefasta strategia di marketing lei mette in evidenza solo il suo ideale fascista, che ha ucciso centinaia di eroi”.

“UN FUTURO MIGLIORE IN VENEZUELA” In un comunicato diffuso attraverso Twitter, Fonsi ha detto che è sempre contento quando sente le versioni di Despacito, “ma tutto ha un limite. Non ho mai autorizzato l’utilizzo di Despacito per fini politici, tanto meno in una situazione deplorevole come quella che vive il Venezuela. La mia musica è per tutti coloro che vogliono ascoltarla, ma non per chi vuole usarla come propaganda manipolatrice della volontà di un popolo che chiede libertà ed un futuro migliore. #sosvenezuela #yoestoyconvenezuela”.

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