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Libia amara anche per l’industria norvegese

Fayez Serraj, Libia, trenta

Non solo italiani, americani e francesi sono alle prese con gli effetti economici del caos della Libia. Anche la lontana Norvegia soffre in questi anni degli effetti di investimenti fatti durante l’era Gheddafi, precedenti alla guerra civile.

IL DEAL YARA-LIFECO
E’ il caso del gruppo chimico Yara, nato da una costola del gigante NorskHydro e attivo soprattutto nella produzione di fosfati e fertilizzanti. Nel febbraio 2009 Yara costituì una Joint Venture con il fondo sovrano libico Lia (Libyan investment authority) e la compagnia petrolifera nazionale NOC (National Oil Company) con un investimento di 225 milioni di dollari. Le quote sono ancora così distribuite: 50% ai norvegesi, 25% alla LIA e 25% a NOC. Denominata Lifeco, la JV è stata istituita per produrre urea (900mila tonnellate) e ammoniaca (700mila tonnellate) dall’impianto di Marsa-el-Brega sulla Sirte, precedentemente in carico a NOC. Ai partner libici Yara porta in dote la rete logistico-distributiva, di cui fa parte l’importante porto di attracco di Ravenna, dove il gruppo norvegese ha un impianto rilevato ad Enichem nel 1996. Con una svalutazione per 112 milioni di dollari nel 2015, Yara ha messo sotto osservazione l’investimento, che soffre soprattutto per le incertezze relative alle forniture di gas, necessario per la produzione.

PROBLEMI PER STATOIL
Incerto anche il destino libico del colosso statale del petrolio Statoil. I suoi dirigenti si sono incontrati di recente con i rappresentanti della NOC per rilanciare la produzione. Statoil è presente in Libia dal 2005, ed è attivo nello sfruttamento dei bacini di Mabruk e di Murzuq nel Fezzan; nel primo caso in associazione con la francese Total, nel secondo con la spagnola Repsol. Il campo El-Sharara nel bacino di Murzuq è stato riaperto all’inizio di quest’anno dopo una lunga chiusura dovuta alla situazione politico-militare. Nel bilancio 2016 sono allocati in Libia investimenti per 2.7 milioni di dollari, costi per 7.1 milioni e ricavi per 0.1 milioni.

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