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Tutti i nuovi diverbi fra Chiesa Usa e il super trumpiano Bannon

Steve Bannon

E alla fine son botte. Una setlist che ricorda i toni delle polemiche nostrane sull’immigrazione. Solo con accenti più diretti. All’americana. Steve Bannon imbraccia l’1M Garand e spara: le reazioni dei vescovi Usa all’abrogazione delle tutele per i figli di immigrati irregolari sono state “terribili”. Per l’ex capo stratega di Donald Trump l’episcopato “ha bisogno di stranieri illegali per riempire le chiese”. “Hanno un interesse economico” scandisce davanti alle telecamere della Cbs. All’anchorman che gli fa notare le parole del cardinale Timothy Dolan e gli ricorda che lui stesso si definisce cattolico, il falco distingue: “Rispetto Dolan, i vescovi e il Papa quando affrontano problemi di dottrina, ma questa non è dottrina; ha a che vedere con la sovranità di uno Stato”.

PER IL CARDINALE DI NEW YORK BANNON È RIDICOLO

La risposta del cardinale di New York non si è fatta attendere. Poche ore dopo l’anticipazione dell’intervista a Bannon che sarà trasmessa integralmente domenica, l’arcivescovo replica asciutto: “Sono parole talmente ridicole che non meritano nemmeno di essere commentate”. Quasi in contemporanea, il capo ufficio stampa della Conferenza episcopale statunitense ha rilasciato un nuovo comunicato per ribadire che la posizione della Chiesa sull’immigrazione è basata sulla fedeltà alla Bibbia e su niente altro: “È oltraggioso e falso affermare che sia il frutto di un calcolo economico”. Si annuncia una nuova tempesta tra Washington e Vaticano.

IL TWEET DI SPADARO E LO SCONTRO SULL’IMMIGRAZIONE

Bannon è fuori dall’inner circle della Casa Bianca, ma è tornato a correre per Breitbart, la piattaforma dell’alt-right che sotto la sua direzione ha contribuito, e non poco, a compattare il fronte favorevole a Trump nell’elezione presidenziale. E da lì ancora sembra contare parecchio come suggeritore all’orecchio destro del presidente. O almeno tale è percepito. Tanto che dalla Colombia, dove è in viaggio al seguito di Francesco, uno degli uomini più vicini al Papa, Antonio Spadaro, lascia per un attimo da parte i temi dell’America Latina per ricordare in un tweet il giudizio che qualche settimana fa il giornale da lui diretto riservava all’ex chief strategist. Quello in cui Civiltà Cattolica descriveva Bannon “sostenitore di una geopolitica apocalittica”. Quel saggio si beccò, tra le altre, la replica seccata dell’arcivescovo di Philadelphia, Charles Chaput. Sull’intemerata assimilazione in un ecumenismo dell’odio della difesa dei valori (pro-life e libertà religiosa) alle tentazioni nazionaliste, il monsignore rispondeva che operare per quei principi non preclude il servizio ai poveri. Anzi: “La libertà delle comunità religiose è sempre stata il terreno di coltura della missione ai bisognosi”. È lo stesso Chaput che oggi boccia senza appello la revoca del Daca a tutela dei figli degli immigrati irregolari. La Conferenza episcopale approva la linea dell’arcivescovo, quando scrive: “È possibile assicurare la difesa dei confini in modo da garantire la sicurezza e insieme una politica di immigrazione umana”. Tutto si tiene: la testimonianza pro-life, la difesa del matrimonio tra uomo e donna e della libertà religiosa sono valori che discendono dalle Scritture quanto l’urgenza di garantire l’accesso all’assistenza sanitaria e la tutela degli immigrati. “Non siamo chiamati a schierarci politicamente o alle tendenze politiche del momento, ma ad amare il prossimo”, riassume l’ultima nota dei vescovi Usa.

DA TEMPO L’EPISCOPATO USA NON MARCIAVA COMPATTO

Tra l’altro – lo ha evidenziato lo stesso Dolan – l’episcopato americano che non sempre marcia compatto nel dare giudizi sulla vita pubblica, questa volta è completamente unito. Erano anni che non accadeva, sottolinea il cardinale di New York, che pure non ha mancato nelle scorse settimane di rendere nota pubblicamente la sua simpatia per alcune mosse di Trump in materia di aborto e libertà di coscienza. È anche questo un segno che il barometro, in casa cattolica, volge sempre di più al brutto per Mr President. E chissà se Papa Francesco non interverrà sulla questione nella conferenza stampa sul volo di rientro dalla Colombia.

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