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Germania. Elezioni 2017: il partito dei Gruene

Il partito dei Gruene è in difficoltà. Secondo gli ultimi sondaggi (09.09.2017) potrebbero ottenere una percentuale che oscilla tra il 6.5% (INSA) e  il 9% (GMS). Il dato che sembra emergere come più frequente e probabile è quello dell’8% (FORSAEMNID e INFRATEST). Se fosse confermato sarebbe comunque un dato positivo e solo in lievissima flessione rispetto al 2013, quando ottennero l’8.4% (già in forte calo rispetto al 2009).

DUE NOTIZIE SUI CONTENUTI

La campagna elettorale dei Gruene appare un po’ sottotono. Ma questa è una valutazione abbastanza personale. Forse perché i temi utilizzati sono ormai gli stessi da anni e perché la sensibilità delle persone, forse, è assai cambiata nel tempo. Anche l’interesse potrebbe essere venuto meno. Eppure, la questione ambientale è oggi più importante che mai. Anche numerosi fenomeni migratori sono legati al cambiamento climatico, eppure sembra che questo partito non riesca a far passare il messaggio chiave della sua azione politica.

Il programma elettorale dei Verdi è un mattone di 248 pagine che nessuno mai leggerà, se non qualche adetto ai lavori o qualcuno che dovrà studiarlo per presentarlo in qualche iniziativa. Per fortuna c’è una sezione riassuntiva di di una sola pagina con dieci punti, che mettono in evidenza gli obiettivi del progetto. In allegato una versione anche .pdf di quattro pagine che spiega meglio i dieci punti.

I temi sono essenzialmente legati alla promozione di un sistema sostenibile per la tutela e salvaguardia dell’ambiente e delle specie animali, sia quelle dell’ecosistema così come per gli animali presenti nell’economia agro-alimentare. Gli obiettivi primari sono comunque il superamento totale del carbone entro il 2030 e la chiusura delle centrali più inquinanti entro il 2020. La promozione della E-Mobility, ossia il passaggio ad autovetture elettriche, come piano di sostegno all’occupazione e all’industria 4.0.

Sono proposte anche iniziative legate a forti investimenti in settori quali l’istruzione, il sostegno alle famiglie in difficoltà, un piano di lotta alla povertà infantile con 12 miliardi di euro, l’ampliamento dell’offerta di Kita (asili nido). Come piano generale contro l’esclusione sociale propongono l’istituzione di un’assicurazione di base generale per tutte le cittadine e i cittadini, per garantire livelli di assistenza equi e superare le disuguaglianze.

I verdi propongono la riforma del diritto di cittadinanza e il facilitamento dei ricongiugimenti familiari. Rigettando ogni forma di inasprimento del diritto d’asilo e i rimpatri in paesi non sicuri. Questo si lega poi al bisogno di sostenere lo sviluppo economico nei paesi terzi, attraverso trattati di libero scambio equi e rispettosi degli standard sociali ed ambientali. A tal proposito, i Gruene sono contrari al CETA.

Un ulteriore tema è quello della sicurezza e della lotta al terrorismo. In questo caso emerge una vena securitaria inaspettata. I Gruene, infatti, appoggiano l’introduzione di sistemi di videosorveglianza mirati, un maggiore sostegno alle forze di polizia e un rafforzamento della cooperazione a livello sopranazionale tra le istituzioni di sicurezza.

LA CAMPAGNA DI COMUNICAZIONE

Dal punto di vista della comunicazione, i Gruene si dimostrano abili con l’uso dei social media, tanto che i due candidati hanno un servizio Whatsapp a cui rispondono direttamente, come sponsorizzato sul sito. I candidati stessi, sono due: un uomo e una donna, come a significare l’importanza delle questioni della parità di genere. Se è sostanza o solo immagine questo non spetta a me dirlo. Anche la scelta della grafica non è male, anche se tutto quel verde, con qualche gradazione, dopo un po’ stanca, e anche molto, la vista. Il viola che poi emerge qua e là è quasi un pugno in un occhio.

Prendiamo ad esempio alcuni manifesti ufficiali della campagna 2017 per capire a cosa mi riferisco:

 

I messaggi che vengono veicolati sono semplici, ma si riferiscono a temi altamente complessi. Talvolta non sono nemmeno poi così comprensibili o discutibili. Per esempio, se si guarda al manifesto n.2, con la parola “Europa” lo slogan potrebbe essere tradotto come “con meno Europa nessuno ci guadagna“. Anche capire le immagini che si trovano sotto le scritte, in colore viola, a primo impatto non è semplice. Specie se sei per strada, di corsa, e non hai tempo di fermarti per studiare quel che hai davanti. Per se. nel manifesto numero 4. avete riconosciuto il torslo di mela?

Anche i messaggi scelti dai due candidati come “motto” restano focalizzati sull’ambiente, ma appaiono freddi, quasi ruvidi. Complice anche il colore verde e il viola sullo sfondo che dà la sensazione non di vedere il pianeta terra, ma un mondo alieno.

IN CONCLUSIONE

Il focus dei Gruene resta indubbiamente e comprensibilmente quello dell’ambiente, tanto che ogni riferimento grafico è per lo più riconducibile a questo aspetto. Le questioni sociali, economiche e occupazionali sono in secondo piano o emergono come conseguenza, ed in parte è vero, dell’attuazione di una politica più verde.

Tuttavia, la campagna non sembra toccare aspetti sensibili né smuovere entusiasmi nell’elettorato. Inoltre, i temi proposti appaiono come aspetti da inserire in un piano di governo decisamente più ampio. Si tratta di un partito che può solo associarsi ad uno più grande (CDU o SPD) per portare avanti progetti circoscritti, di nicchia se vogliamo, anche se non è propriamente corretto dirlo.

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