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I 18 anni di Pegaso e il ruolo della previdenza complementare

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Oggi si celebrano a Bari, presso il Palazzo dell’Acquedotto pugliese, i diciotto anni di attività del fondo previdenziale Pegaso. All’evento, che sarà concluso dall’intervento di Mario Padula, presidente della Covip, prenderanno parte i vertici del fondo stesso, le parti istitutive rappresentate anche dai segretari generali dei sindacati di categoria interessati, esperti. Tra loro, chi scrive.

LA STRUTTURA DI PEGASO

Pegaso ha raggiunto i 32mila iscritti e nei mesi finora trascorsi dell’anno in corso ha già superato il numero dei nuovi iscritti registrati nel 2017. Le risorse gestite sono ingenti, perché ammontano a circa un miliardo di euro. Mai come ora occorre incrementare le adesioni e rafforzare il legame con gli aderenti.

IL RUOLO DEI FONDI PREVIDENZIALI

Insomma,il ruolo dei fondi pensione è insostituibile, ma in un mondo del lavoro che cambia, insieme al sistema delle politiche pubbliche ad esso collegato, è necessario, ora più che mai, rafforzare le adesioni dei lavoratori, mediante una moderna informazione rivolta a chi si iscrive, attraverso un potenziamento degli investimenti, tenendo conto della necessità di un nuovo sistema fiscale per poter agire concretamente. La previdenza complementare ha le potenzialità per essere un volano della crescita economica del Paese, ma queste potenzialità vanno sfruttate al meglio.

LE POTENZIALITÀ SOCIALI ED ECONOMICHE

Rimango convinto del fatto che il ruolo dei fondi va incrementato per le potenzialità sociali ed economiche correlate. È bene ricordare che Pegaso fa già parte del sistema del welfare integrato dei Ccnl Gas-Acqua e Ccnl Elettrici che fanno riferimento ad Utilitalia. Lo stesso rinnovo, avvenuto lo scorso 19 luglio, del contratto nazionale Chimico-Farmaceutico ha dato dignità al corpus di norme contrattuali riguardante il tema del welfare. Quindi, il suddetto tema non fa che rafforzare il sistema di relazioni contrattuali, migliorando il rapporto tra imprese e lavoratori. Inoltre, il patrimonio dei fondi è un potente fattore di investimenti. Occorrerebbe, quindi, utilizzare una parte considerevole di quelle risorse a favore della nostra crescita, per finanziare infrastrutture, ricerca e formazione e per sostenere le politiche del lavoro.

GLI ALTRI FONDI

È bene ricordare anche che i lavoratori del Farmaceutico,della Chimica, del Tessile-Abbigliamento, dell’Energia, della Gomma-Plastica , a ben altri sette fondi pensione negoziali: Fondo Gomma Plastica, Previmoda, Fondapi, Fondenergia, Fonchim. In tutto, quindi, si tratta di otto fondi che, in termini di iscritti, rappresentano un quinto del bacino degli aderenti alle forme di previdenza integrativa e che gestiscono un patrimonio di circa 13 miliardi di euro, corrispondenti ad un terzo delle risorse ,quasi 46 miliardi di euro, dell’intero settore in questione.

IL RUOLO DELLO STATO

Ora che Pegaso ha raggiunto l’età della maturità mi auguro che operi sempre più nel segno della concretezza, nel rispetto del forte valore sociale che rappresenta, a tutela dei lavoratori che devono esser sempre più sensibilizzati alla fiducia nella previdenza integrativa. Il sindacato fa la propria parte in questo senso, ma lo Stato deve fare di più.

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