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Il programma di Podemos: a 12 anni si ha diritto a cambiare sesso

Per il partito spagnolo Podemos i 12 anni sono un’età importante. In quella fase pre-adolescenziale, acquisiscono consapevolezza e responsabilità. Per questo, attraverso l’Instituto 25M Democracia, una fondazione vicina al partito, nata dopo la rivolta degli “indignados” a Madrid nel 2011, Podemos ha organizzato un “itinerario giovane” per avvicinare alla politica un pubblico tra i 12 e i 17 anni. “Pensiamo che non è strano avere 15 anni e parlare di politica”, avevano dichiarato l’anno scorso durante l’inizio dei corsi.

LA TEORIA GENDER DI PODEMOS

Forse per i dirigenti di Podemos non è nemmeno strano potere decidere la propria identità sessuale a 12 anni. Martedì scorsosi è discusso al Congresso dei deputati un progetto di legge proposto dal partito di Pablo Iglesias (nella foto) contro la LGTBT fobia. Con la nuova normativa, i minorenni potranno fare un intervento chirurgico per cambiare sesso, così come la cura ormonale, senza necessità di avere il consenso dei genitori. Il progetto di legge è stato elaborato dalla Federazione statale di lesbiche, gay, transessuali e bisessuali (LGTB), ma è stato Podemos a portarlo in sede legislativa.

Per Federico de Montavlo, direttore del Centro d’innovazione del Diritto dell’Icade all’Università di Comillas, permettere ad un minorenne di fare un intervento chirurgico per cambiare sesso, senza il consenso dei genitori, viola “la legge di Autonomia del paziente. Ci sono dei rischi per la salute con questo intervento. Un minorenne non è in grado di capire e autorizzare questo intervento. Devono farlo i suoi genitori”. Per Miguel Vidal, direttore della campagna di cittadinanza attiva Hazte Oír, Podemos vuole “instaurare un pensiero unico basato sull’ideologia di genere e costringere con le leggi tutti i cittadini a seguire quella morale, quel concetto di sessualità, e anche una visione della biologia assurda e delirante, non scientifica. Vogliono cominciare con i bambini, nelle scuole, noi lo stiamo avvertendo da mesi”.

ALTRE MISURE DELLA LEGGE

Con questa proposta Podemos vuole che sia imposta una multa di 45mila euro ai professionisti della sanità che cerchino di bloccare o influire sull’orientamento sessuale. In caso la proposta fosse approvata com’è redatta, i media saranno costretti a includere nella programmazione per tutte le età la diversità di genere, includendo tutte le forme degli LGTBT (persone lesbiche, gay, trans, bisessuali e transgender). Inoltre, Podemos vuole introdurre l’ideologia di genere nelle scuole, costringendo le istituzioni a includere “contenuti sulla diversità sessuale, di genere e famigliare nelle materie scolastiche”.

LE MIRE ELETTORALI DI PODEMOS

Con questa proposta di legge, il partito di Iglesias cerca di unificare in un unico quadro legale alcune normative approvate nelle comunità autonome per “evitare la discriminazione per motivi d’identità di genere, delle lesbiche, gay, transessuali, bisessuali e transgender”, secondo le spiegazioni di Podemos. La discriminazione di genere colpisce circa il 10 per cento degli spagnoli (cinque milioni di persone), secondo le stime delle associazioni LGTBT.

Secondo l’ultimo sondaggio politico realizzato da GAD3, il partito Podemos continua a perdere consenso popolare. In questo momento, il blocco di centro formato dal Partito Popolare e Ciudadanos supera i partiti di sinistra Psoe e Podemos per 21 seggi, otto in più rispetto alle ultime elezioni elezioni generali del 26 giugno del 2016.

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