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I figli e la moglie di Paolo Villaggio nella clinica dove è morto l’attore. Le foto

Piero Villaggio e Maura Albites
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Piero e Elisabetta Villaggio
Piero Villaggio e Maura Albites
Piero Villaggio
Piero e Elisabetta Villaggio

“Come vorrebbe essere ricordato? Con un funerale a San Pietro. Lo diceva spesso scherzando se devo avere un funerale in chiesa, lo voglio a San Pietro”, ha detto Pierfrancesco, il figlio di Paolo Villaggio, l’attore morto ieri per complicanze del diabete.

“Aveva il diabete e si è curato poco e male” ha detto la figlia Elisabetta che ha anche spiegato come il padre fosse stato ricoverato al Gemelli dal 14 maggio al 9 giugno, e poi trasferito nella struttura di Collina Fleming. “Un mese e mezzo fa abbiamo fatto una serata a Capodistria – ha ricordato il figlio all’esterno della clinica romana Paideia, dove l’attore è deceduto nelle prime ore di ieri – poi ha avuto una forte infezione determinata dal diabete”.

La camera ardente di Paolo Villaggio sarà allestita domani, mercoledì 5 luglio in Campidoglio nella sala della Protomoteca, che sarà accessibile dalle ore 10 fino alle ore 16.30. Alle 18.30 avrà luogo una commemorazione in ricordo del grande attore presso il Teatro all’aperto Ettore Scola della Casa del Cinema. Alle 21.30 la Casa del Cinema proietterà il film “Fantozzi” di Luciano Salce (1976), preceduto da un contributo video di Paolo Villaggio.

Villaggio ha interpretato in televisione e al cinema personaggi comici e grotteschi, come il professor Kranz e il timidissimo Giandomenico Fracchia, il ragionier Ugo Fantozzi. Negli anni sessanta  ha debuttato nella trasmissione radiofonica Il sabato del Villaggio in cui racconta le storie fantasiose di un tragicomico impiegato:  di lì a poco fiorirono le avventure del ragionier Ugo Fantozzi.

(Foto Imago Economica)

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