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Tutte le manovre di Denis Verdini in Senato pro Rosatellum. Le foto

Verdini
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I banchi vuoti del M5s durante le dichiarazioni di voto di Verdini
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I banchi vuoti del M5s durante le dichiarazioni di voto di Verdini
I banchi vuoti del M5s durante le dichiarazioni di voto di Verdini
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I banchi vuoti del M5s durante le dichiarazioni di voto di Verdini
Verdini
I banchi vuoti del M5s durante le dichiarazioni di voto di Verdini

“Dicono che è cambiata la maggioranza. Non è vero, noi c’eravamo, ci siamo stati e ci saremo fino alla fine della legislatura”. Sono le parole pronunciate da Denis Verdini in Senato a proposito della legge elettorale, tra bagarre in Aula e numeri risicati per la maggioranza di governo, che di fatto è cambiata, con l’uscita di Articolo 1-Mdp e l’ingresso di Ala-Scelta Civica. Un discorso il suo, al quale non ha assistito il M5s che quando Verdini ha preso la parola è uscito dall’Aula.

“Rivendico con orgoglio tutto quello che abbiamo fatto, la supplenza politica che abbiamo svolto. Ogni volta che un provvedimento ci è sembrato giusto lo abbiamo votato ignorando gli stupidi strali che ci venivano rivolti. Noi abbiamo reso possibili le unioni civili e avremmo votato anche la stepchild adoption così come voteremmo il biotestamento, abbiamo contribuito a mettere in sicurezza i conti pubblici”.

“Per quel che mi riguarda – ha aggiunto -, ma lo dico a titolo strettamente personale, io sarei pronto a votare lo ius soli anche domani, in coerenza con quanto già fatto per la legge sui minori non accompagnati”.

Sulla fiducia messa dal governo sulla legge elettorale era intervenuto anche il presidente emerito Giorgio Napolitano prendendo la parola in Senato. “Singolare e sommamente improprio ho giudicato il far pesare sul presidente del Consiglio la responsabilità di una fiducia che garantisse la intangibilità della proposta in quanto condivisa da un gran numero di partiti – ha detto Napolitano, qui la ricostruzione di Andrea Picardi -. Il presidente Gentiloni, sottoposto a improprie pressioni, ha dovuto aderire, e me ne rammarico, a quella convergente richiesta proveniente peraltro da quanti avrebbero potuto chiedere il ricorso alla fiducia non già su tutte le parti sostanziali della legge, ma sui punti considerati determinanti, cosa che non ebbero il coraggio o la lucidità di fare”.

(Foto: Imagoeconomica)

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