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L’Europa (in)difesa. Tutte le mosse di Bruxelles

Paolo Gentiloni a Downing Street da Theresa May. Le foto

Paolo Gentiloni
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Theresa May e Paolo Gentiloni
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“Come Italia siamo impegnati nel rilanciare l’Unione Europea. Lo faremo a Roma a fine marzo, con l’obiettivo non solo di celebrare i risultati raggiunti nei 60 anni dal Trattato, ma anche di proiettare nei prossimi 10 anni la missione dell’Unione Europea, anche comprendendo al suo interno la necessità di avere livelli diversi di integrazione, come è necessario e da tempo andiamo sostenendo”. Lo ha detto il presidente del Consiglio Paolo Gentiloni, durante la conferenza stampa a Londra al termine del collloquio con il primo ministro britannico Thersa May.

“L’Europa ha già diversi livelli di integrazione: la moneta, Schengen. Penso sia ragionevole, e da ministro degli Esteri l’ho sostenuto da tre anni, che ci possano essere diversi livelli di integrazione, e penso che possano esserci risposte in positivo che arriveranno dall’incontro di Roma”, ha detto ancora Gentiloni.

Il presidente del Consiglio ha detto inoltre che con la Gran Bretagna “lavoreremo insieme per stabilizzare la Libia. Ho molto apprezzato il sostegno di Londra e della Ue all’intesa, iniziale e ancora da costruire, tra governo italiano e libico”, ha aggiunto Gentiloni.

Nel colloquio con May si è poi parlato anche di “Siria, Somalia, lotta al terrorismo”, e Gentiloni ha assicurato che “i valori e le relazioni che ci uniscono resteranno fondamentali e se possibile cercheremo di rafforzarle al di là dei negoziati sui rapporti tra Europa e Unione”. Dunque tra Italia e Gb proseguirà la “cooperazione sui diversi scenari che ci circondano. Abbiamo parlato in particolare della Libia, perché certamente la sua stabilizzazione è obiettivo fondamentale non sono per l’Italia ma per l’intera Europa, per ragioni legate ai flussi migratori” e al contrasto del terrorismo.

(Testo: Askanews)

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