Skip to main content

DISPONIBILI GLI ULTIMI NUMERI DELLE NOSTRE RIVISTE.

 

ultima rivista formiche
ultima rivista airpress

Quando Vittorio Grilli e Lisa Lowenstein andavano d’amore e d’accordo. Le foto

1 / 9
Vittorio Grilli e Lisa Lowenstein (c) Umberto Pizzi
2 / 9
Lisa Lowenstein (c) Umberto Pizzi
3 / 9
(2007)
4 / 9
(2005)
7 / 9
(2005)
8 / 9
(2005)
9 / 9
(2003)

“Quella sentenza mi ha distrutto. Prima la corte d’appello, poi la Cassazione, hanno ignorato tutti gli elementi che dimostrano la verità: non ho soldi, non ho una casa, mantengo mia madre vedova e malata. E come moglie ho contribuito in modo determinante alla ricchezza del mio ex marito. Lo ho sposato che era un ricercatore universitario, siamo cresciuti insieme”. Sono le parole di Lisa Lowenstein, moglie di Vittorio Grilli fino al 2008, quando si è separata dal già ministro dell’Economia e delle finanze del governo Monti, intervistata da Repubblica.

Un divorzio travagliato che si è concluso, appunto, con la sentenza della Cassazione in cui si è stabilito che l’assegno di mantenimento non debba essere calcolato sul tenore di vita precedente, ma che il parametro a cui fare riferimento sia “l’indipendenza o l’autosufficienza economica” dell’ex coniuge.

“Sopravvivo. Faccio qualche consulenza ad artisti, per fare fruttare il loro lavoro – ha aggiunto a Repubblica – Sono la classica ex moglie italiana, che con il divorzio ha perso ogni cosa. Affetti, soldi, futuro, radici. Mi spiace per le donne che soffriranno per colpa di questa sentenza”, ha detto Lowenstein rispondendo alle domande del giornalista, sottolineando le ragioni delle sue richieste di assegno di mantenimento nei confronti dell’ex marito. Non poteva lavorare, spiega ancora Lowenstein, “non a pagamento. Mio marito era molto esposto, qualsiasi cosa avessi fatto nel mio campo – la consulenza strategica – sarebbe stato visto come un conflitto di interessi. I giornali parlarono di una consulenza che avrei avuto da Finmeccanica. Falso, mai visto un euro. Dovevo stare al mio posto”.

Sul tema, sono stati intervistati da Ruggero Po nella sua rubrica “Il Senno di Po” su Formiche.net, gli avvocati Cesare Rimini (qui l’audio-intervista) e Annamaria Bernardini de Pace (ascolta l’audio) su cosa cambia davvero per i divorziati e su che impatto potrebbe avere, ad esempio, su Silvio Berlusconi.

“Mai avrei pensato che la Corte di Cassazione potesse essere, probabilmente a sua insaputa, tanto moderna e femminista – ha scritto la giornalista Marta Ottaviani nel suo commento per Formiche.net -. Qualcuno, nel leggere queste righe cadrà dalla sedia. La maggior parte degli uomini continuerà a brindare a champagne, non avendo ancora capito che la decisione della Corte, sul lungo termine, produrrà un prezzo da pagare anche per loro. Altri, dopo aver letto quello che sto per scrivere, penseranno che io debba andare da uno bravo, dove per uno bravo si intende lo psichiatra” (continua a leggere).

(c) Imagoeconomica e Umberto Pizzi

×

Iscriviti alla newsletter