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Ecco come la stampa estera scruta Grillo

La notizia che il comizio di oggi a Roma del Movimento 5 Stelle sarebbe vietato alla stampa italiana (ad eccezione di Sky), per decisione dello staff nazionale è sorprendente. Ma a creare ancora più stupore sono i giornali online internazionali che hanno dedicato oggi pomeriggio un importante spazio all’ex comico, oggi leader del movimento, Beppe Grillo.

Cominciamo dalla stampa americana dove, c’era da aspettarselo, ha trovato molto spazio l’appuntamento di Grillo l’amerikano: Il quotidiano americano New York Times che ha dedicato l’apertura a Grillo con il titolo “Un messaggio antisistema risuona in Italia”. L’articolo sostiene che la forza di questo movimento di protesta evidenzia la profonda delusione nella quale è sprofondato il Paese. Il sostegno del partito del comico – scrive il New York Times – è ampio e si sostiene lo sia per gli errori commessi dai partiti tradizionali.

Per il Wall Street Journal, invece, Grillo non conta. Ma il giornale fa un riferimento velato al potere degli indecisi che – sostiene il quotidiano americano – siano più di “cinque milioni di elettori italiani che con ogni probabilità faranno dei risultati un caos”.

Il sito Business Insider ha pubblicato un articolo dal titolo: “JPMorgan Ecco cosa dovete sapere su il comico radicale che sta offrendo a tutti in Italia un iPad gratuito”.

Il New Yorker non si sbilancia oggi su Beppe Grillo. Ma ricorda che nel 2008 aveva già previsto la deriva politica – e popolare – del comico definendolo come il Michel Moore italiano. In un ampio ritratto dal titolo: “Beppe’s inferno” il settimanale americano aveva previsto l’incursione di un comico “per fare la guerra ai politici”. “La ‘V’ di vendetta – in riferimento all’omonimo film cult del 2006 – è stata sostituita da Grillo con ‘Vaffanculo’”, ha scritto il New Yorker.

Il quotidiano inglese The Guardian si chiede oggi “cosa c’è di sbagliato in Italia?”, ma di Grillo se ne era occupato due settimane fa: “Beppe Grillo: il populista che potrebbe gettare l’Italia nel caos le elezioni generali”. L’articolo analizzava le potenzialità del Movimento 5 Stelle di fermare la destra e la sinistra ad avere la maggioranza.

Il quotidiano francese Le Monde concentra la chiusura della campagna elettorale in due personaggi: “Beppe Grillo e Antonio Ingroia? Un ex comico televisivo che arringa la folla in luoghi pubblici, o l’ex magistrato antimafia di Palermo che vuole continuare la sua lotta al Parlamento per la legalità?”. È questa la scelta di due italiani, Antonio Lavore e Ornella Faraci, che sono certi soltanto che il loro voto andrà a una lista anti sistema, molto lontana dai partiti tradizionali.

Il quotidiano spagnolo El Pais titola: “L’Italia chiude la campagna con Beppe Grillo come protagonista inatteso” e fa riferimento al Corriere della Sera e alla possibilità che il Movimento 5 Stella diventi la seconda forza politica del Paese. Secondo il giornale spagnolo, Grillo aspetta un milione di persone al comizio nella piazza San Giovanni della capitale, “tradizionale scenario di manifestazioni e atti della sinistra”.

In un’intervista al quotidiano argentino Página 12, il leader di Sinistra, Ecologia e Libertà, Nichi Vendola, ha dichiarato di sentire “invidia per l’America latina”. Secondo Vendola – che l’intervistatrice argentina definisce “il gran vincitore di queste elezioni per l’aumento del Movimento 5 Stelle nei sondaggi”, Grillo raccoglie la rabbia dei giovani disoccupati e della società senza opportunità -,  “Grillo è un populista tradizionale, un populista di piazza, che usa elementi di destra e di sinistra, un populista televisivo come Berlusconi, con la differenza che Berlusconi occupa la tv e Grillo la occupa con la sua mancanza, perché in tv tutti parlano di Grillo”, ha detto Vendola. Per lui, invece, Hugo Chávez, Evo Morales e gli altri leader di sinistra latinoamericani sono da invidiare.

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