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Vatileaks, che cosa è successo

emanuela orlandi, Francesca Immacolata Chaouqui

“Sottrazione e divulgazione di notizie e documenti riservati”. È questa la motivazione dei due arresti in Vaticano nel quadro delle indagini della Gendarmeria. Si tratta, riferisce l’agenzia Askanews, di un ecclesiastico, monsignor Lucio Angel Vallejo Balda, e di Francesca Immacolata Chaouqui, rispettivamente segretario ed ex componente della COSEA, la Commissione referente di Studio e indirizzo sull’organizzazione delle Strutture Economico-Amministrative della Santa Sede, istituita nel luglio 2013 per vagliare i conti di tutti i dicasteri e migliorare la gestione complessiva.

(FRANCESCA CHAOUQUI AL TEATRO PARIOLI. LE FOTO DI PIZZI)

I DETTAGLI

Il pm ha “convalidato l’arresto”. Chaouqui è stata rimessa in libertà perché “non sono più state ravvisate esigenze cautelari, anche a motivo della sua collaborazione alle indagini”, aggiunge Askanews.

(FRANCESCA CHAOUQUI VISTA DA UMBERTO PIZZI)

I LIBRI

Il riferimento è a due volumi di prossima pubblicazione, Via Crucis di Gianluigi Nuzzi e Avarizia di Emiliano Fittipaldi, che secondo indiscrezioni dovrebbero svelare alcune trame interne alla Santa Sede.

LA REAZIONE DEL VATICANO

Ecco la reazione del Vaticano: I “libri annunciati per i prossimi giorni”, a partire da “notizie e documenti riservati”, sono “frutto di un grave tradimento della fiducia accordata dal Papa e, per quanto riguarda gli autori, di una operazione per trarre vantaggio da un atto gravemente illecito di consegna di documentazione riservata”, ha affermato il Vaticano sottolineando che il Pm vaticano sta riflettendo su azioni di natura penale con l’Italia e chiarendo che “bisogna assolutamente evitare l’equivoco di pensare che ciò sia un modo per aiutare la missione del Papa”.

(FRANCESCA CHAOUQUI AL TEATRO PARIOLI. LE FOTO DI PIZZI)

LA VERSIONE DI TORNIELLI

Andrea Tornielli su Vatican Insider spiega il legame tra Chaouqui e Vallejo: “Era stato proprio Vallejo, numero due della Prefettura destinata a scomparire con la riforma della Curia, a proporre e far inserire Chaouqui nella commissione”. Una ricostruzione che ricalca quella di Sandro Magister: “Posto dunque che Francesco non conoscesse personalmente Francesca Chaouqui, chi ha convinto il papa a nominarla in un ruolo di così alta responsabilità? L’ipotesi più attendibile conduce a monsignor Lucio Ángel Vallejo Balda, segretario della prefettura degli affari economici della Santa Sede e dal 18 luglio anche segretario e factotum della neonata commissione di cui Francesca Chaouqui è membro”, scrisse nell’agosto del 2013 il vaticanista sul suo blog.

Di Chaouqui il vaticanista de “La Stampa” ricorda un altro particolare: “Significativo, alla luce della clamorosa svolta di oggi, appare il colloquio della Pr con la giornalista Denise Pardo, pubblicato sul sito dell’«Espresso» il 17 settembre 2013. Chaouqui faceva sapere di aver accesso «ai documenti più riservati» e raccontava in quella intervista anche del legame di amicizia con il giornalista Gianluigi Nuzzi”.

Il ruolo dei due all’interno della Cosea è cambiato il 3 marzo 2014: “Invece di Vallejo, Francesco aveva nominato come numero due della Segreteria per l’Economia il suo secondo segretario particolare, il maltese Alfred Xuereb, che il nuovo Papa aveva «ereditato» dal predecessore e che aveva servito Ratzinger a fianco di monsignor Georg Gänswein nell’ultimo periodo del pontificato. Inoltre, nel nuovo Consiglio per l’Economia, composto per metà di laici e per l’altra metà di cardinali, erano confluiti ben cinque dei membri della commissione COSEA – il maltese Joseph F.X. Zahra, il francese Jean-Baptiste de Franssu (poi diventato presidente dello Ior); lo spagnolo Enrique Llano Cueto; il tedesco Jochen Messemer e l’ex ministro degli esteri di Singapore George Yeo. Ne era rimasta invece esclusa Francesca Immacolata Chaouqui”, ha spiegato Tornielli. 

FRANCESCA CHAOUQUI VISTA DA UMBERTO PIZZI

I RITRATTI DI REPUBBLICA

“La Chaouqui, lobbista 32enne, è stata l’unica donna tra gli otto membri della commissione pontificia istituita nel 2013 da Papa Francesco per riordinare i conti della Santa Sede. A farla entrare nel board è stato lo stesso monsignor Balda, membro del ramo sacerdotale dell’Opus Dei. Nel suo profilo Twitter si definisce “Comunicatrice finanziaria in giacca e jeans, indaffarata a lasciar traccia e con le maniche rimboccate per costruire un mondo giusto”, si legge su Repubblica.

A seguire il ritratto di Monsignor Balda: “In seminario a 8 anni. Papa Francesco aveva chiamato monsignor Lucio Angel Vallejo Balda, 54 anni, alla guida della Commissione nel luglio del 2013. Già a 8 anni entro in seminario a Logrono, dove completò gli studi ed entrò in contatto con l’Opus Dei, cui tuttora appartiene. Laureatosi in Teologia spirituale alla facoltà dell’università di Burgos, prese poi il dottorato in Teologia presso la Pontifica Università di Salamanca. A 26 anni viene ordinato sacerdote, il 1° agosto del 1987 nella diocesi di Astorga. Prima parroco, poi economo diocesano – il più giovane in tutta la Spagna a occupare questo ruolo – Vallejo Balda, segnalato dall’arcivescovo di Madrid, il cardinale Antonio Maria Rouco Varela, nel settembre del 2011 venne nominato da papa Benedetto XVI segretario nella prefettura per gli affari economici della Santa Sede, prima dell’ultimo incarico conferitogli sempre in Vaticano da Papa Francesco: segretario della Cosea, appunto”, scrive Agnese Ananasso.

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