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Finmeccanica, Renzi e l’Italia. Parla Mauro Moretti

C’è una parola che l’amministratore delegato di Finmeccanica, Mauro Moretti, ha utilizzato più delle altre nel suo incontro di ieri con gli studenti della Luiss Business School e i giovani professionisti dell’associazione Agol. Quella parola è “Fatica”, nel senso che per arrivare, fare carriera e raggiungere gli obiettivi prefissati è necessario sudare. Scorciatoie non sono possibili e, comunque, alla fine non pagherebbero: “Nella vita non c’è niente d’importante che non sia difficile. Bisogna fare operazioni faticose e per riuscirci è necessario allenarsi. L’allenamento è tanto più efficace, quanto meno si è indulgenti verso se stessi”.

(TUTTE LE FOTO DELL’EVENTO SCATTATE DA SVEVA BIOCCA)

I SUGGERIMENTI AI GIOVANI

Moretti, chiamato a guidare Finmeccanica nel maggio del 2014 dopo una lunga carriera trascorsa ai vertici delle Ferrovie dello Stato, di fronte a una platea formata in prevalenza da under 30 e accanto al direttore della LUISS Business School Paolo Boccardelli e al presidente di AGOL Pierangelo Fabiano, ha ripercorso le tappe principali della sua vita, dal suo primo lavoro estivo all’età di 10 anni, quando – ha raccontato – imparò per la prima volta l’importanza delle regole: “L’autodisciplina è fondamentale perché consente di mantenere un equilibrio psicofisico ottimale”, ha incitato i giovani, ai quali ha indicato gli ingredienti principali per avere successo in un mondo del lavoro sempre più complesso e competitivo: “Occorrono cervello, cuore e fegato”.

L’EUROPA, LA FORMAZIONE E IL FUTURO

L’amministratore delegato di Finmeccanica – sollecitato dalle domande del pubblico – è poi intervenuto anche su alcune delle tematiche oggi più dibattute. Sull’Europa ha fatto presente la necessità che si vari “una legislazione unica in materia di industria e commercio”, condizione imprescindibile per competere ad armi pari sul mercato globale. Affinché l’Italia ingrani una marcia più alta, Moretti ha sottolineato in particolare due aspetti. Il primo è la logica del “piccolo è bello”, tipica della cultura economica italiana e in passato una delle ragioni del nostro successo. Una tradizione che però rischia di diventare un limite perché oggi bisogna avere “una dimensione finanziaria e industriale” adeguata. L’altro problema è invece la formazione sia a livello universitario, sia a livello manageriale. “Il sistema dell’education è in una situazione drammatica” e ciò accade perché sono mancati per troppo tempo lo sguardo lungo e la visione d’insieme: “Tutte le logiche e le decisioni devono essere proiettate al futuro”.

FINMECCANICA, IL TESORO E LA POLITICA

Ed è in quest’ottica che Moretti ha parlato dell’esecutivo guidato da Matteo Renzi. A prescindere da qualsiasi giudizio politico, questo governo ha rappresentato un importante fattore di rinnovamento: “E questo è un bene in sé”. Quanto ai rapporti con il ministero dell’Economia e delle Finanze – che detiene il 30,20% del pacchetto azionario di Finmeccanica – Moretti ha detto di non aver avuto mai alcun vincolo. L’unica indicazione “è stata quella di rimettere a posto l’azienda visto che era vicina al fallimento. Nessuno mi dice quello che devo fare”. Infine, una battuta su un suo eventuale impegno in politica di cui spesso si è parlato sui giornali: “Ho avuto tante proposte di fare il ministro nella mia vita ma non mi interessa. Io sono un manager. La professione politica è dura e importante ma il mio lavoro è un altro”.

(CHI C’ERA ALL’EVENTO AGOL-LUISS. LE FOTO DI BIOCCA)

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