Sono convinto che la legge Cirinnà sarà approvata senza sostanziali modifiche, ivi compresa la stepchild adoption. Poi arriverà il via libero definitivo alla Camera, dove le forze favorevoli alla legge sono in grado di far passare ciò che vogliono. Quando il testo sarà pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale potremo dire che è nata una nuova era antropologica, dove essere maschi o femmine sarà più o meno la stessa cosa. Il problema, infatti, non riguarda la tolleranza, la lotta alla discriminazione, il rispetto della diversità. Il fatto è che viene superato il concetto di differenza e di normalità, in nome di una discutibile cultura dei diritti. Diciamoci la verità: le unioni civili, una volta approvata la legge, saranno un vero e proprio matrimonio tra persone omosessuali, le quali godranno di maggiori diritti di due persone eterosessuali che convivono, fuori dal matrimonio, e che hanno generato dei figli. Una coppia di eterosessuali non potrà adottare il figlio di uno dei conviventi e in caso di premorienza il superstite non godrà della pensione indiretta.
++++
Sul tema delle unioni civili la cosa più sconvolgente è il dominio del ‘’pensiero unico’’. Non sono ammesse repliche, non sono accettate opinioni diverse. Deve esserci sotto qualche cosa di importante. Non basta la lobby omosessuale per produrre una spinta tanto travolgente. Se si devono indicare quali interessi forti si sono mobilitati in questa operazione bisogna risalire al grande business delle tecnologie riproduttive. Si aprono le lucrose prospettive delle manipolazioni genetiche. Arriveremo al punto di applicare sugli esseri umani quelle trasformazioni che il senso del “politicamente corretto’’ rifiuta negli OGM.
(QUI LE ALTRE PUNTURE DI SPILLO DI GIORNATA A CURA DI GIULIANO CAZZOLA)
