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Chi c’era e cosa si è detto al convegno di Farmindustria sulle donne

Beatrice Lorenzin e la figlia

Farmindustria, alla vigilia della festa della donna dell’8 marzo, ha organizzato un convegno dal titolo: “Le Donne per la Farmaceutica, La Farmaceutica per le Donne”. Si è parlato di prevenzione, ricerca, cure specialistiche, ma anche di importanti scoperte scientifiche che stanno cambiando il panorama della medicina italiana. Nel corso della mattinata, infatti, sono state premiate tre giovani ricercatrici che hanno scoperto rimedi scientifici contro malattie che colpiscono le donne.

CHI C’ERA AL CONVEGNO DI FARMINDUSTRIA AL TEMPIO DI ADRIANO

Tra i presenti, oltre a molte rappresentati di diverse case farmaceutiche come Nathalie DompéFranziska Khevenhüller, di IBI, Chiara Montingelli, di Kedrion, e Anna Maria Porrini, di Boehringer Ingelheim Italia, c’erano anche ministri donne e sindacaliste. “Curare una donna significa curare una famiglia e la società che rappresenta. Attraverso di lei passano molte scelte di base. Dall’educazione dei figli, ai vaccini, alle grandi scelte formative nella prima parte di vita”. Con queste parole il ministro della Salute Beatrice Lorenzin, ha enfatizzato il ruolo della donna, “ma – ha continuato – bisogna cambiare rotta: io ho due figli, ma i miei figli ne avranno forse uno a testa. Il tasso di fertilità è troppo basso, ormai neppure i figli di immigrati di seconda generazione fanno tanti figli qui in Italia”, ha concluso il ministro.

Numerose le testimonianze di donne e ragazze che quotidianamente hanno a che fare con il mondo della medicina. Come quella di Caterina Simonsen, ragazza di 25 anni affetta da quattro gravi  e rare malattie. O quella di Paola Testori Coggi, presidente del Comitato prezzi e rimborso, che proprio sulla necessità di una ricerca di genere ha detto: “Pochi giorni fa è morta una donna, sindaco di un paesino del nord, per infarto. Di solito si può prevenire l’insorgere di questa patologia mortale avvertendo un forte dolore al braccio. Eppure questa sensazione è tipica degli uomini; nelle donne si avvertono dolori al collo. E quella donna, il giorno prima, ce li aveva molti forte. Ecco, seguendo questi spiacevoli esempi bisogna fare ricerca di genere”, ha concluso Testori Coggi.

CHI C’ERA AL CONVEGNO DI FARMINDUSTRIA AL TEMPIO DI ADRIANO

Massimo Scaccabarozzi, presidente di Farmindustria, ha affermato che “nella farmaceutica le pari opportunità non sono uno slogan” perché “il contributo femminile all’attività delle imprese del farmaco è davvero fondamentale. C’è un legame profondo tra le nostre imprese e le donne. Imprenditrici, manager, dirigenti. E non solo: nella ricerca, negli stabilimenti produttivi, nell’amministrazione. L’industria farmaceutica – continua Scaccabarozzi – è ‘in rosa’ e punta sempre più sulle capacità e sulle competenze delle donne, oltre che alla medicina di genere. Le donne – spiega il presidente di Farmindustria – sono il 43% degli addetti totali, con una quota di laureate o diplomate superiore al 90%. Spesso con incarichi di primo piano”.

Susanna Camusso, leader di Cgil, ha criticato duramente la riforma delle pensioni. Qui le foto e la discussione con il ministro Lorenzin.

Le conclusioni sono state affidate al ministro dell’Istruzione Stefania Giannini. “Il 99% delle maestre delle scuole primarie sono donne, il 64% di professori delle scuole secondarie anche. Stessa percentuale per le donne che ricoprano la figura del preside – ha detto il ministro – C’è sicuramente un fattore positivo nella maggiore presenza femminili, ma dimostra anche che ci sono ancora molti impieghi di genere e sono molto orgogliosa di dire che il 55% degli iscritti all’univeristà sono donne. Spero che questo dato, quantomeno, si stabilizzi”.

CHI C’ERA AL CONVEGNO DI FARMINDUSTRIA AL TEMPIO DI ADRIANO

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