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Ecco come Versalis ripartirà con mamma Eni

Messo in soffitta il capitolo Sk Capital, per Versalis è ora di guardare avanti. In altre parole, avanti tutta, senza rimorsi per il fallimento delle trattative con il fondo americano, lo scorso giugno. Ieri pomeriggio l’amministratore delegato della società chimica del gruppo Eni, Daniele Ferrari (nella foto), ha tenuto un’audizione alla Camera, presso la commissione Attività produttive, per informare i deputati sullo stato di avanzamento dell’azienda, in vista della presentazione del piano industriale, tra qualche settimana. Obiettivo? Dimenticare le sirene del fondo statunitense e ricominciare a camminare con le proprie gambe, ovvero autofinanziarsi. Partendo da un dato: 1,7 miliardi di investimenti effettuati dal 2011 a oggi, 800 dei quali orientati all’espansione dell’azienda.

(RI)GIOCARE IN SERIE A

Ferrari è stato subito chiaro. Gli americani sono lontani e forse meglio così visto che, come rivelato nelle settimane scorse da Formiche.net, una volta acquisita l’azienda il fondo avrebbe quasi certamente rottamato gli attuali vertici di Versalis, mettendo all’angolo Eni e la rilevanza nazionale della società. Di qui la presa di coscienza “di essere tornati giocatori di serie A: siamo riusciti a stabilizzare una società, un risultato che ci permette di guardare avanti attraverso i nostri stabilimenti, non solo in Italia ma a livello internazionale”, ha spiegato Ferrari ai deputati della commissione. Il fulcro di tale rinascita risponde al nome di chimica verde. “Manteniamo saldamente la leadership tecnologica  soprattutto nella chimica delle rinnovabili e per quanto abbiamo fatto in Versalis”, ha chiarito Ferrari. Tanto è vero che lo scorso maggio Eni ha annunciato un maxi-investimento da 1 miliardo di euro in tre anni nelle rinnovabili

 CASH FLOW POSITIVO

I buoni propositi devono però poggiare su solide basi finanziarie. Per Versalis il punto di partenza è un ritorno al positivo del cash flow (la differenza tra le entrate e le uscite). Dai documenti di Versalis emerge un dato importante: “Nel 2016 contiamo di confermare risultati positivi, in linea con il 2015 (utile operativo adjusted a 307 milioni, ndr), e di realizzare un flusso di cassa positivo per la prima volta da alcuni decenni“, si legge nelle carte. Per Ferrari, non ci sono dubbi: “Abbiamo concluso la fase di ristrutturazione e ci siamo portati a un livello competitivo simile alle altre società e adesso guardiamo avanti per stabilizzare questo risultato e impostare un percorso di crescita nazionale e internazionale”.

ESUBERI ZERO

In attesa di alzare definitivamente il velo sul piano industriale, c’è un’altra questione che in passato, soprattutto ai tempi della trattativa con Sk Capital, ha preoccupato non poco i lavoratori di Versalis, che oggi superano le 4.000 unità. Gli esuberi. Ferrari ha escluso la possibilità di tagli, rispondendo con un secco “no” a chi gli chiedeva se ne piano della società chimica fossero previsti interventi sul personale. “La fase di ristrutturazione è conclusa, ora possiamo solo che guardare avanti”.

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