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Le ingerenze peggiori. Cosa succede se Le Pen e Steve Bannon tifano Salvini?

Non è una novità. Non è una sorpresa. I successi governativi di Matteo Salvini fanno entusiasmare i suoi alleati. E se i giubili erano già partiti dalla Russia, come scritto da Formiche.net, oggi ad esultare sono stati la leader della destra estrema in Francia, Marine Le Pen, e l’ex guru di Trump e ora fuori dalla Casa Bianca (troppo estremista anche per lui), Steve Bannon.

Quest’ultimo ha annunciato di voler far visita a Salvini già in settimana. Avranno da discutere delle prossime mosse. I due infatti si erano già incontrati ed è proprio il numero uno della Lega il crocevia di quanti in Europa e fuori scommettono sulla fine di Bruxelles, ovvero delle istituzioni comunitarie. Lo spettro agitato è quello del ritorno delle nazioni, il sovranismo come alternativa alla globalizzazione. I fili che legano le destre europee con l’uomo che ha fatto alla strategia del presidente Usa e con il Cremlino sono numerosi e talmente tanto attorcigliati da sembrare ormai uno solo. Lo sono? Chissà. Di certo il filo, o i fili, passa per Roma e coinvolge Salvini. Quindi, anche il nascente governo.

Quale interferenza spaventa di più? Il presidente Macron che richiama il rispetto dei trattati internazionali o la signora Le Pen che stappa lo champagne per l’affermazione del nazionalismo in Italia? Per il presidente della Repubblica le uscite quasi contemporanee di Steve Bannon e della leader del Front National devono aver provocato un certo brivido dietro la schiena. Per non parlare della Santa Sede dove sia Salvini che Bannon/Le Pen sono considerati nel modo peggiore (nessuno è politicamente più antitetico nei confronti di Francesco).

Di Maio lo capisce in quali mani si è consegnato? In tanti se lo chiedono. Ma per la risposta rischia di non esserci più tempo. Le tenebre della destra estrema si sono già materializzate.

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