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L’altro 9 maggio. I discorsi di Macron, Metsola, von der Leyen e Wallace

Quello di Putin non è stato l’unico discorso oggi. Ecco cos’hanno detto i leader europei e il segretario alla Difesa britannico, tutti schierati al fianco di Kiev

Con l’attacco – o, come dice Mosca, operazione speciale – contro l’Ucraina, la Russia ha risposto a “una minaccia diretta vicino ai confini russi”, perché “un attacco era stato preparato, anche alla Crimea”. Così Vladimir Putin durante durante la parata per il Giorno della vittoria sui nazisti spiegando che “l’orrore di una guerra globale non si deve ripetere”. Ma non è l’unico leader ad aver parlato nelle ultime ore.

MACRON: “NON SIAMO IN GUERRA CONTRO LA RUSSIA”

”Affinché questa guerra possa concludersi abbiamo adottato sanzioni senza precedenti e abbiamo mobilitato mezzi umanitari, finanziari e militari come mai prima d’ora”, ha detto il presidente francese Emmanuel Macron parlando a Strasburgo alla chiusura della Conferenza sul futuro dell’Europa. Poi ha precisato: “Non siamo in guerra contro la Russia, lavoriamo per la preservazione dell’integrità dell’Ucraina, per la pace nel nostro continente. Ma sta solo all’Ucraina definire i termini dei negoziati con la Russia”, ha aggiunto con parole che sembravano richiamare alle recenti dichiarazioni, da più parti travisate, del segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg, sull’Ucraina. 

“Dal punto di vista politico l’Europa è più ampia dell’Unione europea” e “la sfida storica che ci attende oggi” è quella di “creare una comunità politica europea, un’architettura europea nuova che consentirebbe alle nazioni democratiche europee che aderiscono ai nostri valori di trovare un nuovo spazio di cooperazione politica e di sicurezza in materia di energia, trasporti, investimenti, infrastrutture, libera circolazione e giovani”, ha proposto Macron parlando dell’adesione dell’Ucraina: ”Ciò non impedirebbe future adesioni all’Unione europea”.

METSOLA: “È IL TEMPO DELL’EUROPA”

“Quella sensazione, 18 anni fa, quando dieci Stati hanno aderito all’Unione è un momento che rimarrà con me per sempre. Abbiamo contato alla rovescia i secondi fino alla mezzanotte del primo maggio e si sentiva la gioia, la speranza, la passione con cui le persone credevano. Le persone in Ucraina, Georgia, Moldova e ancora nei Balcani occidentali guardano a noi con lo stesso scopo. Ovviamente ogni Paese deve seguire la propria strada, ma non dobbiamo aver paura di scatenare il potere dell’Europa per cambiare in meglio la vita delle persone”. Lo ha dichiarato Roberta Metsola, presidente del Parlamento europeo, nel suo intervento alla cerimonia di chiusura della Conferenza sul Futuro dell’Europa. “Siamo qui riuniti in occasione della Giornata dell’Europa, nell’anno dedicato ai giovani, nella sede del Parlamento europeo, a Strasburgo. Non c’è posto più simbolico del potere della democrazia, del potere dell’Europa di fare i prossimi passi, insieme. Questo è il momento di rispondere all’appello dell’Europa. Questo è il nostro tempo”, ha aggiunto.

VON DER LEYEN: “MOSCA VUOLE RIDISEGNARE I CONFINI”

“Per l’Europa la memoria del nostro passato ha sempre incorniciato il nostro futuro. E questo è tanto più importante in un momento in cui l’impensabile è tornato nel nostro continente”. Lo ha dichiarato la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, intervenendo alla cerimonia conclusiva dei lavori della Conferenza sul Futuro dell’Europa. “I flagranti tentativi della Russia di ridisegnare le mappe e di riscrivere anche le parti più tragiche della nostra storia, ci hanno ricordato i pericoli di allentare la presa sul nostro passato e sul nostro futuro”, ha aggiunto. “Di vivere in un presente perpetuo e pensare che le cose non potranno mai essere diverse. Che che non ci possano essere modi migliori di fare le cose”, ha sottolineato.

WALLACE: “PUTIN E GENERALI ALLA CORTE MARZIALE”

La Russia sta “rispecchiando il fascismo e la tirannia di 70 anni fa” con l’invasione dell’Ucraina, ha detto Ben Wallace, segretario alla Difesa del Regno Unito, in un discorso al British National Army Museum. “Non ci può essere un giorno di vittoria, solo disonore”, ha aggiunto rievocando il primo ministro Winston Churchill che guidò l’Occidente contro il nazifascismo durante la Seconda guerra mondiale. In un discorso che coincide con il V-Day in Russia, Wallace ha detto che i generali russi sono complici quanto il loro presidente e dovrebbero affrontare la corte marziale.

SCHOLZ: “PUTIN NON VINCERÀ, L’UCRAINA RESISTERÀ

“Il fatto che non ci debba essere più una guerra mondiale, e certamente non una guerra fra potenze nucleari, anche questo è un insegnamento dell’8 maggio”, ha dichiarato ieri sera il cancelliere tedesco Olaf Scholz, nel discorso alla nazione. “Sono profondamente convinto: Putin non vincerà, l’Ucraina resisterà. Libertà e sicurezza vinceranno. Come libertà e sicurezza trionfarono 77 anni fa contro l’oppressione, la violenza e la dittatura”, ha aggiunto. “Dare oggi un contributo a questo significa ‘mai più’”, ha detto citando le famose parole nie wieder, mantra della Germania che non vuole rivivere l’orrore della guerra. Poi ha spiegato che “non prenderemo alcuna decisione che porti la Nato in guerra”.

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