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Cube Labs, la ricerca accademica sbarca a Piazza Affari

In fase di collocamento, il venture builder veicolo per la creazione di startup specializzato nel settore delle tecnologie sanitarie ha raccolto 4,1 milioni di euro

Piazza Affari dà il benvenuto a Cube Labs sul segmento professionale dell’Euronext Growth Milan. In fase di collocamento, il venture builder (veicolo per la creazione di startup) specializzato nel settore delle tecnologie sanitarie ha raccolto 4,1 milioni di euro. Fondata nel 2014 da Filippo Surace, l’azienda seleziona i progetti su cui investire da un ampio ventaglio di accordi con centri di ricerca universitari e, una volta individuato l’obiettivo, contribuisce allo sviluppo dell’idea tramite la costituzione di società partecipate.

Nel 2021 il fatturato superava 1,1 milioni, mentre l’utile si attestava intorno ai 214 mila euro. Adesso, come spiega lo stesso Surace, con la quotazione Cube Labs punta a “finanziare lo sviluppo delle start-up innovative nel portafoglio e implementare il piano industriale”. Il prezzo dell’Ipo è stato fissato a 2 euro per azione, nel punto più basso della forchetta compresa tra 2 e 2,3 euro, per una capitalizzazione di 34,1 milioni.

La scelta del listino è stata dettata dal settore in cui opera il gruppo, che secondo il manager richiede l’attenzione degli investitori professionali. “La quotazione di Cube Labs su Euronext Growth Milan rappresenta un momento storico, perché oggi la ricerca accademica italiana entra, con un modello di business innovativo, nel mercato dei capitali. Il progetto di quotazione, avviato oggi, consentirà alla società di crescere ed affermare il proprio modello basato su un alto tasso di innovazione grazie alla ricerca ed alle tecnologie sviluppate dalle società nel nostro portafoglio, in un settore in rapida evoluzione in Italia e nel mondo come quello del Life Science, la nuova frontiera dell’healthcare“, ha spiegato Surace.

“Abbiamo ricevuto un riscontro positivo da parte degli investitori professionali e l’accesso in Borsa Italiana ci consentirà di sostenere la nostra strategia di crescita, soprattutto a livello internazionale, anche attraverso la creazione di società di scienza nei settori biotech e medtech, facendo leva sul nostro network nel mondo accademico, secondo l’innovativo modello di trasferimento tecnologico misto pubblico-privato. Il nostro obiettivo ultimo è, infatti, quello di accompagnare i progetti di ricerca scientifica nel loro sviluppo commerciale in mercati con forte potenziale di crescita”.

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