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La grazia in cambio della guerra. Migliaia di criminali premiati dalla Wagner

La compagnia privata Wagner sta congedando gli ex detenuti che ha arruolato per combattere in Ucraina e che sono sopravvissuti fino al termine del contratto. Il gruppo mercenario è molto cambiato dalle sue origini, dovendosi adattare a una guerra tradizionale

Più di cinquemila criminali sono stati graziati dopo aver completato il proprio servizio militare nella compagnia Wagner in Ucraina, secondo quanto riporta Reuters.

La compagnia militare privata non esiste formalmente, dato che in Russia le milizie mercenarie sono illegali. Da qui discende il fatto che Wagner non possa aprire degli uffici di reclutamento pubblici e quindi si sia rivolta alle carceri russe come bacino umano. Un tempo composta da veterani e spie con anni di esperienza in molteplici teatri di conflitto tra Libia, Siria, Mali e Repubblica Centrafricana, oggi la compagnia ha arruolato migliaia di detenuti da utilizzare in Ucraina.

Poco importa se la qualità militare dell’unità risulta carente, dato che la tattica di assalto si risolve principalmente in ondate su ondate di uomini mandati al macello in alcune delle battaglie più aspre di questo conflitto, come quella per Bakhmut e dintorni. Questa brutale strategia ha permesso al Wagner Group di ottenere vittorie significative se comparate a quelle delle forze regolari russe.

Il premio per i soldati mercenari che sopravvivono alla durata del contratto (solitamente sei mesi) è la grazia. In un audio pubblicato sul suo canale Telegram il capo della Compagnia, Evgenij Prigozhin, ha detto che “al momento, sono stati graziati e rilasciati cinquemila persone che hanno terminato il proprio contratto con Wagner”. Ha anche aggiunto che solamente lo 0.31% dei rilasciati ha continuato a commettere reati.

Come ha scritto su Formiche.net il generale Leonardo Tricarico, la guerra in Ucraina è stata per la Wagner l’occasione di fare un enorme salto di quantità. Le dimensioni del gruppo combattente sono lievitate, anche se la qualità è rimasta al palo, grosso modo alle capacità operative tipiche delle private military companies, quelle di reparti speciali utilizzati soprattutto in scenari asimmetrici. Inoltre la Compagnia ha dovuto rimodulare i propri concetti di impiego per inserirsi in un confronto tradizionale e ha ampliato gli organici ricorrendo a bacini di reclutamento quali il teatro siriano e le prigioni russe.

L’organico di Wagner si è così moltiplicato: si stima che abbia raggiunto decine di migliaia di combattenti a fronte della poche migliaia di effettivi addestrati, equipaggiati e mantenuti nelle retrovia per le missioni di maggior impegno. Nel settore degli equipaggiamenti e dei mezzi, non è dato sapere se e in quali dimensioni e tipologia di sistemi il gruppo sia cresciuto.

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