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Giorgetti, Volpi e Dragone alla presentazione del libro di Dottori su Trump. Le foto

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Germano Dottori, Giancarlo Giorgetti, Lucio Caracciol, Piero Schiavazzi
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Giancarlo Giorgetti
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Giancarlo Giorgetti
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Stefano Feltri e Lucio Caracciolo
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Stefano Feltri e Lucio Caracciolo
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Salvatore Farina e Luca Goretti
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Raffaele Volpi
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Giuseppe Cavo Dragone
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Giuseppe Cavo Dragone
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Giuseppe Cavo Dragone
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Lucio Caracciolo
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Giancarlo Giorgetti
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Giancarlo Giorgetti
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Lucio Caracciolo
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Germano Dottori
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Germano Dottori
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Germano Dottori
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Germano Dottori
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Giancarlo Giorgetti
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Giancarlo Giorgetti
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Stefano Feltri
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Piero Schiavazzi
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Stefano Feltri
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Stefano Feltri
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Stefano Feltri
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Stefano Feltri
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Stefano Feltri

Si è svolta oggi a Palazzo Marina la presentazione del libro La visione di Trump di Germano Dottori, il saggio letto dal vicepremier e ministro dell’Interno, Matteo Salvini, prima della sua visita negli Stati Uniti lo scorso giugno. Presenti, tra gli altri, il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Giancarlo Giorgetti, i capi di Stato maggiore della Difesa, Enzo Vecciarelli, della Marina, Giuseppe Cavo Dragone, dell’Esercito, Salvatore Farina, il vicecapo di Stato maggiore dell’Aeronautica, Luca Goretti, i sottosegretari di Stato alla Difesa Angelo Tofalo e Raffaele Volpi  e il giornalista Stefano Feltri. “Trump aderisce alla scuola di pensiero jacksoniana, che è assolutamente minoritaria negli Stati Uniti: non è isolazionista, ma difensore degli interessi nazionali che crede in una visione profondamente realista delle relazioni internazionali”, ha spiegato Dottori. Gli Stati Uniti, secondo Dottori, hanno definitivamente abbandonato con Trump la visione dell’universalismo wilsoniano una visione nazionalista alla Andrew Jackson, il presidente impostosi negli anni 30 dell’800.

Giorgetti, da parte sua, ha spiegato che Trump è uno dei pochi “leader carismatici” del mondo e questo “fa la differenza”. Il capo della Casa Bianca “ha idee chiare, che arrivano direttamente al popolo” con un approccio opposto alla “visione un po’ snob di chi definisce le vie della politica che ha perso chiaramente il contatto con la gente”, ha spiegato ancora. Il presidente degli Stati Uniti “ha osato sfidare il sentimento profondo instillato nei confronti della Russia”, ha spiegato il sottosegretario ed esponente della Lega. “Di fatto, è la Cina il rivale strategico degli Usa, piuttosto che la Russia”, ha aggiunto Giorgetti.

(Foto Imagoeconomica – riproduzione riservata)

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