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Bassetti e Casellati per le scuole paritarie. Il confronto a Roma nelle foto di Pizzi

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La conferenza “Autonomia, parità e libertà di scelta educativa in Italia e in Europa” voluto dall’Usmi (Unione superiore maggiori d’Italia) e dal Cism (Conferenza italiana superiori maggiori) che si è tenuta ieri a Roma ha avuto l’obiettivo di discutere delle prospettive future della scuola paritaria cattolica alle prese con le sempre maggiori crescenti difficoltà economiche. Divisa in due sezioni, ha visto la partecipazione di ospiti di spicco. Nella prima parte sono intervenuti in qualità di relatori la presidente del Senato Maria Elisabetta Alberti Casellati, il presidente della Cei, cardinale Gualtiero Bassetti, suor Nicla Spezzati del consiglio di presidenza Usmi (Unione superiore maggiori d’Italia) e padre Luigi Gaetani, presidente Cism (Conferenza italiana superiore maggiori).

La seconda parte dell’evento ha visto confrontarsi tra loro Giancarlo Frare (presidente nazionale Agesc), Marco Masi (presidente nazionale Cdo-Foe), Don Roberto Dal Molin (delegato scuola nel Consiglio nazionale della Scuola Cattolica – Cism), suor Lauretta Valente, (delegata Confap nel Consiglio nazionale della Scuola Cattolica), Virginia Kaladich (presidente nazionale Fidae),  Luigi Morgano (segretario generale Fism) e suor Anna Monia Alfieri, (delegata Usmi – nazionale nel Consiglio nazionale della Scuola Cattolica).

“Conosciamo quello che stiamo vivendo e siamo preoccupati nei confronti di tutto ciò che riguarda la realtà educativa nel nostro Paese” – ha detto a margine del convegno a Formiche.net padre Gaetani. “La formazione dei più piccoli ci sta particolarmente a cuore perché sono gli uomini di domani, per questo siamo disponibili a destinare tutte le risorse economiche e culturali di cui disponiamo. Credo che un convegno come questo possa dare indicazioni molto importanti. Innanzitutto cercare la disponibilità a camminare insieme, mettere insieme tutte le risorse del mondo cattolico per poter fare squadra. Questo oggi è fondamentale se vogliamo interloquire con una realtà ideologica, perché c’è una ideologia in merito alla scuola, e sulla realtà politica perché sappia cogliere il bene dei nostri cittadini, delle famiglie e dei ragazzi per la costruzione dell’uomo che verrà” (leggi qui l’articolo completo).

(c) Umberto Pizzi – Riproduzione riservata

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