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Il piano della Cina per ridurre l’inquinamento

Per affrontare il problema dell’inquinamento nel Paese il governo cinese ha presentato oggi un piano d’azione quinquennale articolato su più fronti grazie al quale la Cina tenterà di ridurre fino al 25 per cento il livello dell’inquinamento atmosferico a Pechino e nelle grandi città entro il 2017.

Il piano
Secondo quanto riferito dall’agenzia Nuova Cina Pechino intende ridurre il consumo di carbone portandolo al di sotto del 65% del consumo totale di energia primaria entro il 2017, incrementando le forniture di energia pulita.
Per realizzare il piano sarà inoltre vietata la costruzione di nuove centrali elettriche a carbone sia nella regione dell’Hebei, sia sul delta del fiume Yangtze e su quello del fiume delle perle.
Entro il 2017, la capacità totale dei reattori nucleari della Cina raggiungerà inoltre 50 milioni di kilowatt e la quota di energia da combustibili non fossili sarà elevata al 13% mentre la capacità di produzione di cemento verrà tagliata di quattro milioni di tonnellate entro il 2017.
Le industrie entro i prossimi cinque anni, dovranno ridurre le emissioni del 30% rispetto a quanto emettono oggi. La capitale cinese si impegna inoltre a promuovere l’uso di energia pulita nei veicoli pubblici, con l’obiettivo di avere 200.000 veicoli ad energia pulita sulle strade entro il 2017.
Secondo il documento del Consiglio di Stato pubblicato sul sito ufficiale del governo centrale. Altre metropoli cinesi, tra cui Shanghai, dovranno arrivare a riduzioni tra il 10 e il 20 per cento entro i prossimi quattro anni.

L’interesse del governo cinese
I livelli di inquinamento dell’aria nelle principali città cinesi hanno raggiunto record negli ultimi anni, dovuti essenzialmente alle emissioni delle centrali a carbone. Uno studio pubblicato dalla National academy of Sciences calcola che con 500 milioni di persone che vivono nel nord della Cina, negli anni ’90 si siano persi circa 2,5 miliardi di anni di vita a causa di una politica energetica troppo legata al carbone.

E il recente interesse del governo cinese per le tematiche ambientali è stato stimolato dalle numerose proteste di attivisti ambientali che stanno attraversando la Cina anche se il Paese inizia anche ad essere cosciente delle serie minacce derivanti dalla questione ambientale.

Il nuovo orientamento della Cina viene trainato anche dalle aziende le quali, nel corso del Summit Caring for Climate China svoltosi a Pechino a fine luglio 2013, hanno messo in evidenza il loro impegno a contribuire alla riduzione dell’inquinamento e alla riduzione delle emissioni.

 

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