Skip to main content

DISPONIBILI GLI ULTIMI NUMERI DELLE NOSTRE RIVISTE.

 

ultima rivista formiche

Le accese polemiche sul salario minimo con poca cognizione di causa. Scrive Zecchini

L’adozione per ragioni di dignità o equità sociale di una soglia legale per i salari, non presenta motivazioni economiche cogenti. Anzi, può essere sostituita da altri interventi di pari efficacia, anche perché è soggetta a grandi margini di incertezza. Il commento di Salvatore Zecchini, economista Ocse

Ancora una sfida in autunno per la politica economica italiana

Quali che siano gli spazi di manovra sulla finanza pubblica, molto della crescita dipenderà dal ritorno dell’economia europea all’espansione dopo lo shock della guerra in Ucraina e della transizione energetica. Occorre prepararsi per tempo a sfruttare la nuova fase. L’analisi di Salvatore Zecchini

Paura e realtà dell’Intelligenza artificiale secondo Zecchini

Migliori risultati si otterrebbero se governi e imprese si preparassero a finanziare programmi di formazione nelle competenze richieste e facilitassero la transizione del lavoratore. Se, invece, qualcuno decidesse di procedere indipendentemente verso una disciplina rigida dovrebbe essere consapevole delle implicazioni per innovazione, competitività, produttività e prosperità

Come innovare per salvare l’istruzione. L'analisi di Zecchini

Consistenti finanziamenti sono stati assegnati, ma il sistema necessita di profonde innovazioni, che ben difficilmente verranno da un apparato di funzionari, docenti ed organizzazioni sindacali formatisi nel vecchio sistema oggi in crisi e disposti a cambiamenti solo al margine. L’analisi di Salvatore Zecchini

L'Italia tra miglioramenti e declino. Il rapporto Istat

Il messaggio principale che alla fine si trae dal Rapporto è che tornare a uno sviluppo robusto dell’economia e della società non è soltanto questione di finanziamenti, ma di superamento di limiti strutturali con salti in avanti nel sapere e nella produttività. L’analisi di Salvatore Zecchini

La mossa Ue sulla sicurezza economica letta da Zecchini

L’Europa è molto vulnerabile al ricatto economico di grandi fornitori di beni essenziali come dei Paesi che rappresentano i maggiori sbocchi per i prodotti europei. Ecco le ragioni della nuova strategia secondo Salvatore Zecchini

Un governatorato della Banca d'Italia difficile e contrastato. L'analisi di Zecchini

Dopo questi dodici anni di storia segnati da straordinarie difficoltà nell’economia e nella finanza nazionali e altresì da contrasti tra istituzioni nell’affrontarle, la Banca centrale si presenta ugualmente come una delle più preziose ed affidabili risorse di cui dispone il Paese per costruire il benessere attuale e futuro e così è bene che continui ad essere anche dopo l’avvicendamento al suo vertice. L’analisi di Salvatore Zecchini

Il benessere economico degli italiani migliora ma la media europea è lontana

Nell’insieme, gli italiani non hanno ragione di essere pessimisti sul loro benessere presente. Dovrebbero, piuttosto, impegnarsi molto di più investendo maggiormente in competenze, innovazione e propensione al lavoro per raggiungere e superare i livelli medi dell’Ue. Questo è un imperativo per un Paese che ambisce a stare con quelli del Gruppo dei Sette più avanzati. L’analisi di Salvatore Zecchini

All'Italia serve una strategia nell’intervento pubblico. L'analisi di Zecchini

Il Pnrr ha avuto il merito di mettere in luce molti dei mali di cui soffrono le nostre istituzioni di governo e di rendere il Paese consapevole che è urgente definire una strategia di sistema e costituire le basi per attuarla al meglio. Occorre fare tesoro degli insegnamenti di questa esperienza per non trovarsi impreparati per il futuro

Perché sono vane le polemiche sulle misure per il lavoro. L'analisi di Zecchini

Il ritorno all’equilibrio di bilancio e alla riduzione del macigno del debito pubblico non sono rinviabili sine die, non tanto perché richiesti dal Patto di Stabilità, quanto per la vulnerabilità della crescita economica. Resta poco spazio per l’assistenzialismo che non genera né crescita economica, né sviluppo di una società attiva. Maggiore assistenzialismo in futuro non è possibile se non sottraendo risorse a impieghi più produttivi per lo sviluppo futuro

Exit mobile version