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Bruxelles forza i Paesi ad aggiustare i macrosquilibri. Gli scenari per l'Italia

Le regole proposte con la revisione del Patto di stabilità tracciano un percorso obbligato entro cui viene costretta una parte importante della politica economica. Nelle situazioni, come quella italiana, di forte dipendenza della crescita dall’Ue e da volubili mercati finanziari, gli spazi di autonomia si riducono sui disavanzi di bilancio e sul debito pubblico. Per i governi politici si prospettano scelte difficili, perfino impopolari, per porre un freno alla spesa corrente

Tutte le strettoie della politica economica governativa. L'analisi di Zecchini

Nonostante la vivace ripresa della crescita nel dopo pandemia, il governo per ricavare spazi di manovra in funzione della sua agenda economica deve confrontarsi, come negli anni bui della crisi debitoria, con la dura scelta delle aree in cui tagliare il sostegno pubblico per recuperare risorse da destinare al perseguimento dei suoi obiettivi. L’analisi di Salvatore Zecchini

Crisi bancaria? L'instabilità è insita nel sistema. L'analisi di Zecchini

È necessario ammettere che tutti i sistemi bancari hanno un potenziale d’insita instabilità, che deve essere controllata, monitorata e gestita nel senso di minimizzarla anche nella fase patologica dei dissesti al fine di impedirne la diffusione. Non bastano le buone regole, occorre competenza e capacità di vigilare, prevenire ed estinguere gli incendi sul nascere. Conclusione che vale anche per l’Europa. L’analisi di Salvatore Zecchini

Aiuti di Stato? Le nuove regole aprono ad una concorrenza più agguerrita

Con l’allentamento dei vincoli agli aiuti di Stato la competizione tra Paesi membri si fa più agguerrita e il Paese deve attrezzarsi a sostenerla, in particolare superando senza indugi le debolezze evidenti anche nell’attuazione del Pnrr. Non farlo significherebbe accettare di restare indietro e rimanere nella palude del basso sviluppo. L’analisi di Salvatore Zecchini

Cybersecurity, sanzioni e dipendenza dalla Cina. L'analisi di Zecchini

Nel caso dell’Italia si parla spesso con allarme della dipendenza dalla Cina. Ma non si ha notizia di uno studio completo di quanto profonda sia la sua presenza nei nostri sistemi essenziali sia nel campo dell’elettronica, sia in quelli delle Ict, energia, apparati militari e industrie di base. Il commento di Salvatore Zecchini

Tutti i nodi per l'Italia della riforma del Patto di stabilità. L'analisi di Zecchini

L’approccio alla riforma rimane isolato nel quadro della governance comune, quasi in un compartimento a sé stante, non prevedendo alcun collegamento con gli interventi del Pnrr e dei Fondi strutturali del bilancio comune. Salvatore Zecchini analizza tutte le questioni aperte sia per il nostro Paese sia degli altri Stati membri

La proposta della Commissione sugli aiuti di Stato conviene anche all'Italia

La proposta della Commissione si presenta come una buona base di accordo che, con qualche miglioramento in alcuni punti, conviene anche all’Italia. Migliorie ottenibili con un atteggiamento costruttivo nel negoziato che seguirà. Perché spetta ad ogni modo al Paese fare finalmente scelte strategiche, per impegnarsi nel suo avanzamento tecnologico. L’analisi di Salvatore Zecchini

Cauto ottimismo e grande incertezza sull’andamento economico. Le previsioni di Zecchini

La restrizione della Bce, la pochezza del bilancio comunitario, la volatilità dei mercati finanziari, le rigidità della spesa pubblica specialmente per il welfare, il populismo e le resistenze a vere riforme: attendersi una robusta crescita nel prossimo quinquennio sembra attualmente poco realistico e aspettarsi un “atterraggio morbido” dall’alta inflazione sarebbe sperare troppo

Il 2023? Non sarà stagflazione ma meno crescita e inflazione. Scrive Zecchini

Non sorprende che al primo indebolirsi del trend ascendente dei prezzi riecheggino in Italia e nei Paesi indebitati voci che invocano un atteggiamento più accomodante della Bce rispetto all’annunciato prolungamento della restrizione monetaria. Da ultimo, si è pronunciato in tal senso il presidente dell’Abi in un’intervista odierna in un quotidiano romano. L’analisi di Salvatore Zecchini

2022-2023, da un anno sconvolgente a uno nuovo forse meno incerto

Il messaggio principale che ci lascia l’anno al termine è accettare il cambiamento di scenario imposto dagli eventi come occasione per accelerare la preparazione del nostro Paese ad affrontare le crescenti difficoltà dei prossimi anni. Ad esempio, non giova la richiesta di annacquare la disciplina di bilancio del Patto di Stabilità per alimentare una spesa in deficit a scopo puramente assistenziale e non di crescita. L’analisi di Salvatore Zecchini

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