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Chi c’era e cosa s’è detto alla conferenza di Confassociazioni. Le foto

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Angelo Deiana e Riccardo Alemanno
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Federica De Pasquale
Virgilio Baresi
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Virgilio Baresi
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Cosimo Maria Ferri
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Cosimo Maria Ferri
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Cosimo Maria Ferri
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Angelo Deiana e Riccardo Alemanno
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Riccardo Alemanno
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Riccardo Alemanno
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Angelo Deiana e Riccardo Alemanno
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Angelo Deiana
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Angelo Deiana
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Angelo Deiana
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Giovanna Melandri
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Giovanna Melandri
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Giovanna Melandri
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Giovanna Melandri
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Cosimo Maria Ferri
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Angelo Deiana
Virgilio Baresi

“È ancora utile continuare con un welfare state quale quello attuale?”, ha chiesto Angelo Deiana, presidente di Confassociazioni, in occasione della conferenza annuale della Confederazione delle Associazioni Professionali “Fare previdenza nell’era delle reti” che si è svolta ieri, 7 luglio, nella sede della CCIAA di Roma, il Tempio di Adriano. E la risposta trasversale è stata un “No, non è utile”.

LA STRADA GIUSTA

La strada da percorrere, dunque, è un’altra, “partendo da due elementi – ha detto Deiana – non demonizzare più la finanza e sbloccare il nostro patrimonio illiquido, visto che siamo tra i Paesi con maggiori proprietà immobiliari”. Il presidente di Confassociazioni ha poi parlato delle possibili misure da mettere in atto: “Combattere il lavoro nero e affidare i dovuti controlli per il recupero crediti”.

LA POSTURA GIUSTA

“In un mondo in cui le previsioni del Pil cambiano in pochi mesi da un +1,4% a uno 0,7%, è difficile fare previsioni e capire fino a dove reggerà il sistema previdenziale italiano”, ha detto Virgilio Baresi, presidente Confassociazioni per i servizi all’impresa, e quindi “bisogna cambiare postura, guardando avanti e non tenendo la testa girata verso le spalle – ha puntualizzato Riccardo Alemanno, vice presidente vicario di Confassocizioni – non scordiamoci che i contributi versati nelle casse private aiutano l’Inps a evitare più pesanti disavanzi”. Ma questo non è stato il solo attacco agli uffici pubblici: “Bisogna combattere il nero, fare una forte spending review invece di tenere in piedi il carrozzone Equitalia – ha detto il presidente Deiana – e sapete perché non si può liquidarla? Perché dentro ci sono contratti bancari, non pubblici”.

LA SINERGIA GIUSTA

Tra gli intervenuti anche il sottosegretario alla Giustizia, Cosimo Maria Ferri: “La sinergia tra stato e privato, oggi, garantisce la vera tutela dei diritti. Grazie a nuove figure professionali, ad associazioni di lavoratori privati e autonomi, i servizi pubblici funzionano meglio. Grazie a voi – ha concluso il sottosegretario – alle vostre esperienze e professionalità c’è una deflazione del contenzioso e una cultura diversa della litigiosità”.

“Il problema – sintetizza Deiana con un accento un po’ mitologico – non è prevenire il diluvio ma costruire l’arca”.

(Foto: Sveva Biocca @Svevabi)

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