Le contromosse del generale Khalifa Haftar, uomo forte della Cirenaica, sono iniziate già da alcuni giorni: le forze dell’Lna sono già schierate a Sabha, Ghat, Ubari, Murzuq, al-Qatrun, Brak, al-Shati e Adiri. Ma Haftar non è una pedina che agisce solo in Libia, dal momento che Mosca punta sul generale anche per aprirsi un varco fino al Golfo di Guinea attraverso i suoi nuovi alleati nel Sahel, come Niger, Mali e Burkina Faso. E la nuova destabilizzazione in terra libica sarebbe un buon viatico.
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Maduro al bivio, resistere o trattare? L’analisi di Morra
Nonostante il Consiglio elettorale nazionale (Cne) abbia dichiarato la vittoria di Maduro, né in quel momento né nei giorni successivi sono stati forniti dettagli sui risultati o prove a sostegno di questa affermazione. L’incertezza ha lasciato il governo vulnerabile, un’opposizione sempre più forte e i governi stranieri in difficoltà a decidere le loro prossime mosse. L’analisi di Federico Morra (Geopolitica.info)
Legge Severino, la possibile palingenesi di FdI. Il commento di Cangini
Se l’offensive di Forza Italia e Lega sulla legge Severino dovesse trovare la disponibilità di Fratelli d’Italia sarebbe il segno di un avvenuto cambio di pelle: dalla demagogia manettara alla tutela delle libertà individuali su cui si regge lo Stato di diritto. Il commento di Andrea Cangini
Verso un'Europa della difesa, quale ruolo per l’Italia? Scrive Michele Nones
Siamo ancora all’interno di un lungo percorso per avere maggiore difesa e sicurezza che dovrà inevitabilmente comportare “più Europa”. L’alternativa sarebbe, infatti, “nessuna Europa”. Quale può essere il ruolo dell’Italia in questo processo? Lo spiega Michele Nones, vicepresidente dell’Istituto affari internazionali, in una riflessione sulla Difesa europea divisa in quattro parti
Cosa spinge gli Houthi a destabilizzare il Mar Rosso. L'analisi di Pedde
Le ragioni che hanno spinto gli Houthi all’azione, più che nel sostegno ai palestinesi devono essere ricercate nella volontà di aumentare la propria capacità negoziale nei futuri accordi di pace nazionali. L’analisi di Nicola Pedde, direttore dell’Institute for global studies
Il Centro lo facciano i centristi, altrimenti è una burla. La versione di Merlo
Il centro faccia il centro, la sinistra faccia la sinistra e la destra faccia la destra. Perché ogni volta che si genera una confusione al riguardo, l’unico dato che emerge è che la sinistra rischia di smarrirsi e il centro – soprattutto il centro – di finire “cornuto e mazziato”. La riflessione di Giorgio Merlo
Oops. L’Italia non è isolata a livello internazionale. Ecco perché
Il governo Meloni è parte del lavoro per evitare il caos nel Mediterraneo allargato che potrebbe scoppiare dopo la rappresaglia iraniana contro Israele. Washington include Roma nella telefonata con gli E3. Per Varvelli (Ecfr), “c’è un ruolo italiano” riconosciuto. Meloni non è isolata, ma parte delle discussioni del più delicato dei dossier internazionali del momento
Disinformazione, se i social non la combattono a gioire sono Russia e Cina
Meta, X e altri social hanno ridotto il proprio impegno a contrastare campagne di disinformazione condotte sulle loro piattaforme. E in un anno elettorale, questo potrebbe essere un problema. Soprattutto pensando al 2016
Sharp power e diseducazione. Le Olimpiadi di Parigi 2024 viste da Butticé
Il commento del Generale della Guardia di Finanza in congedo Alessandro Butticé, primo militare in servizio presso le istituzioni europee, e vecchio membro della commissione di disciplina del Consiglio Internazionale dello Sport Militare, alla luce dello Sharp power e del deficit educativo nazionale
Cina sì, ma non troppo. Così Giorgia Meloni ferma il fotovoltaico Made in China
La premier italiana interviene per evitare il problema (economico politico) dell’invasione del fotovoltaico cinese nel mercato italiano come denunciato da Formiche.net. Meloni non vuole fare sconti a Pechino e assecondare le fughe in avanti dei mandarini presenti nel suo stesso esecutivo