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Il contributo aggiunto della bioenergetica sociale. Intervista a Nicoletta Cinotti

foto Nicoletta Cinotti

Nicoletta Cinotti è direttrice del Centro Studi di Psicoterapia Bioenergetica ed analista bioenergetica certificata sia a livello nazionale che internazionale (I.I.B.A.). E’ inoltre supervisore della SIAB – Società Italiana di Analisi Bioenergetica – che, da oltre trent’anni, per prima in Italia, opera nella formazione di psicoterapeuti ad indirizzo bioenergetico-Loweniano. In quest’intervista racconta la bioenergetica, con riferimento a un’iniziativa nazionale promossa dal SIAB, la bioenergetica sociale.

1. Iniziando dal principio, può dirmi cosa sia la bioenergetica?

La bioenergetica è un approccio clinico somatico-relazionale. E’ nata negli Stati Uniti negli anni ’50 dall’elaborazione dello psicoterapeuta e psichiatra Alexander Lowen. L’idea base è l’identità funzionale tra il corpo e la mente, per Lowen il corpo si struttura in risposta agli stimoli ricevuti dall’ambiente familiare, in relazione con i genitori, per quest’insieme di fattori esso raccoglie la nostra storia ed esprime il nostro inconscio. Le emozioni passano attraverso il controllo del respiro in un modo che non è meccanico ma inconsapevole. È qui che lavora la bioenergetica per aumentare la nostra capacità di autoespressione, di autoconsapevolezza e la nostra padronanza di sé. L’attenzione al corpo facilita la relazione terapeutica che utilizza i processi legati alla sintonizzazione e alla risposta empatica. Il sé corporeo si struttura a partire dal processo respiratorio, come avevano intuito Wilhelm Reich prima e Lowen poi, e come hanno oggi confermato i risultati neuroscientifici. L’analisi bioenergetica è dunque una psicoterapia a mediazione corporea che si fonda sul principio che la componente psichica e somatica di una persona siano strettamente correlate. In particolare, sviluppa un’intuizione fondamentale sull’unità dei processi corporei e mentali portando l’attenzione su tre elementi interconnessi tra di loro: la consapevolezza di Sé, la capacità di autoespressione e la padronanza di Sé.

2. E invece cosa s’intende quando si parla di bioenergetica sociale?

Si tratta di un’occasione per condividere con sempre più persone i principi di Lowen. È uno speciale percorso di sostegno e crescita personale che mira esclusivamente a promuovere la salute ed il benessere delle persone nel territorio affinché possano approfondire il proprio livello di consapevolezza, prevenendo i disagi psicologici e diffondendo l’approccio bioenergetico.

3. A chi sono indirizzate in particolare queste iniziative?

A tutti, chiunque voglia avvicinarsi alla bioenergetica per migliorare sé stesso, il proprio equilibrio, il proprio rapporto con il corpo e con il mondo che ci circonda. Il progetto di bioenergetica sociale è nazionale, ma, ad esempio, dal 24 ottobre a Genova, con la SIAB (www.siab-online.it) daremo inizio a un ciclo di incontri gratuiti intitolato Dentro la bioenergetica”. Sarà il primo di una serie di conferenze proposte per conoscere, esplorare, apprezzare i tanti aspetti del corpo in psicoterapia, nella cura e nella promozione della salute.

 

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