lunedì ha scritto ernesto galli della loggia, sul corsera: “Diciamo la verità: a quanti qui in Europa e in Occidente importerà davvero qualcosa dell’ennesima uccisione di cristiani, saltati in aria ieri, a Kano, in Nigeria, per lo scoppio di una bomba in una chiesa? E del resto a quanti glien’è importato davvero qualcosa dei cristiani obbligati la settimana scorsa ad abbandonare Mosul nel giro di 24 ore, pena la vita o la conversione forzata all’Islam? A nessuno. Così come nessuno ha mai alzato un dito per tutti i cristiani fuggiti a centinaia di migliaia in tutti questi anni dall’Iraq, dalla Siria, da tutto il mondo arabo. Quante risoluzioni i Paesi occidentali hanno presentato all’Onu riguardanti la loro sorte? Quanti milioni di dollari hanno chiesto alle agenzie delle Nazioni Unite di stanziare a loro favore? Sono ormai anni che la strage continua, quasi quotidiana: a decine e decine i cristiani vengono bruciati vivi o ammazzati nelle chiese dell’India, del Pakistan, dell’Egitto, della Nigeria. E sempre nel silenzio o comunque nell’inazione generali”.
martedì anche i massoni del grande oriente d’italia hanno espresso la loro solidarietà. «Tutto tace – denuncia il rappresentante del Grande Oriente – la paura di perdere commesse economiche, la paura di venir privati di qualche barile di petrolio, la paura di qualche accusa di partigianeria, fa dell’Europa e del mondo occidentale una caricatura di quello che dovrebbe essere un insieme di Stati uniti da una storia millenaria e pronti a lottare per quella libertà tanto sbandierata a parole, ma poco difesa nei fatti”.
Gesù Cristo ha prescritto di porgere l’altra guancia ma non ha esitato a scacciare i mercanti dal tempio. non si tratta di armare crociate ma nemmeno di sedersi sulle gradinate del colosseo.