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La libertà di non fare figli

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micromega: “natalia aspesi: la libertà di non fare figli è la più grande conquista femminile”.

natalia aspesi: “Fare figli è una scelta, così come non farne: questa libertà fondamentale è la più grande conquista femminile”.

da qualche tempo ho scoperto aspesi. non sempre ne condivido le opinioni ma ha una scrittura brillante, che è una vera goduria. per questo non ho saputo resistere ed ho letto l’intervista ripresa da linkiesta.

a conclusione, un interrogativo: ma il titolo rivela il pensiero della aspesi o lo forza?

per la giornalista la più grande conquista femminile è la libertà “di scelta”, per micromega quella “di non fare figli”.

vero è che, alla fin fine, la libertà di scelta si sostanzia in quella di non fare figli in ragione della capacità della tecnica di governare i processi biologici.

epperò è altrettanto vero che la tecnica, oggi, consente di avere figli a chi non potrebbe per limiti naturali.

dubito, in ogni caso, che si tratti di una “libertà fondamentale” perché, nell’uno e nell’altro caso, questa libertà è il risultato della supremazia della tecnica sulla natura e, dunque, tutto può essere tranne che una libertà originaria, consustanziale alla persona, di fondamento all’essere umano.

è, appunto, una “conquista” che, almeno a mio avviso, non sempre merita l’enfasi con cui viene salutata nell’intervista.

su tutto rimane alain filkielkraut: “da quando è moderno, l’uomo non ha abbandonato il concetto di natura umana per concepirsi e definirsi come libertà?” (noi, i moderni, lindau. corsivo dell’a.)

 

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