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Chi è al-Fayad, “ministro dell’informazione” dell’Isis ucciso dal raid Usa

Era lo stretto collaboratore di Abu Mohammed al-Adnani, nonché portavoce e “ministro dell’Informazione” di Daech. Wail Adil Hasan Salman al-Fayad è stato ucciso in un bombardamento aereo lanciato dalla coalizione anti-jihadista nei pressi di Raqqa, roccaforte dello Stato Islamico in Siria. A confermare la notizia, nella tarda serata di ieri (ora italiana), è stato il Pentagono. Finora, però, il gruppo terroristico non ha confermato le informazioni.

LA NOTA UFFICIALE DEL PENTAGONO

In un comunicato pubblicato sul sito del Dipartimento di Difesa degli Stati Uniti, il portavoce Peter Cook spiega che «il 7 settembre, le forze della coalizione hanno condotto un attacco di precisione nei pressi Raqqa, Siria, che aveva come obiettivo l’uccisione di “Dr. Wa’il”, noto anche come Wa’il Adil Hasan Salman al-Fayad, uno dei leader più anziani dell’Isis». Cook specifica che Wail «ha operato come ministro dell’ Informazione per l’organizzazione terroristica ed è stato un membro di spicco del suo anziano Consiglio della Shura, gruppo dirigente dello Stato Islamico».

IL CONTESTO E GLI EQUILIBRI INTERNAZIONALI

“Dr. Wa’il” è stato colpito mentre continua il fragile cessate il fuoco stabilito tra il regime di Bashar al-Assad e i ribelli moderati sostenuto dall’Occidente. Da una parte Mosca sta facendo pressioni su Assad affinché il blocco delle ostilità continui dall’altra Washington ha il compito di non farlo rompere ai ribelli. Nel frattempo Usa e Russia stanno lavorando insieme per prendere di mira i terroristi dell’Isis. La tregua dovrebbe essere estesa di altre 72 ore, anche se la Russia ha fatto sapere che solo Damasco la sta rispettando.

IL RUOLO DI “DR. WA’IL”

Secondo il portavoce del Pentagono, Wail Adil Hasan Salman al-Fayad si occupava della “supervisione” della produzione video di Daesh, spesso concentrata su torture ed esecuzioni, e diffusi in rete per alimentare la “narrativa” del terrore. Oltre ad essere uno stretto collaboratore di Abu Mohammed al-Adnani, il jihadista era uno dei leader più importanti nella gerarchia del Califfato.

L’UCCISIONE ARRIVA DOPO QUELLA DI AL-ADNANI

L’uccisione di al-Fayad rappresenta l’ennesimo, duro colpo per Daesh, poiché arriva proprio una settimana dopo quella di al-Adnani, numero due dell’Isis, capo della propaganda, «portavoce» dell’Isis e braccio destro operativo del Califfo al-Baghdadi. Esecuzioni, quelle di Wail e al-Adnani  che sembrano strettamente collegate tra loro.

L’INDEBOLIMENTO DELLO STATO ISLAMICO

«L’eliminazione dei dirigenti dell’Isis indebolisce la sua capacità di conservare il suo territorio e la sua capacità di pianificare, finanziare e dirigere gli attacchi» in Iraq, in Siria e nel resto del mondo, ha sottolineato Cook. Per questo motivo, il portavoce del Pentagono ha fatto sapere che «continueranno a lavorare con i membri della coalizione per procedere in questa direzione».

Parole che acquistano ancora più forza se si considera che da un lato l’Isis sta mostrando sempre più debolezza e dall’altro si continua a preparare anche l’offensiva su Raqqa, che sembra più che mai imminente.

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