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Quando il furore della politica oltrepassa il buonsenso

Non c’è limite all’improvvisazione del governo verdegiallo che sbanda anche sugli immigrati attraverso messaggi whatsapp: prima Salvini che ordina attraverso il telefonino al comandante della nave Diciotti ciò che non poteva bloccando i 150 immigrati poi che in sequenza gli “alleati per caso” forza italianisti e fratelli d’italia che lo difendono dai giusti interventi della magistratura, e poi ancora il ragazzino Di Maio che invoca un fantomatico Codice Etico “dei loro ministri” che prevede che vanno comunque difesi qualsiasi iniziativa prendano, rovesciando così i principi Costituzionali del nostro ordinamento.

Siamo ormai in mano consapevolmente a una banda di improvvisati e arroganti personaggi che stanno demolendo il nostro prestigio agli occhi della comunità internazionale e non solo Europea e soprattutto stanno erodendo il sistema economico già pesantemente messo a dura prova sventrato da anni di aumento della spesa pubblica. L’autunno grigio della Repubblica Italiana è già arrivato con la fuga dei capitali dall’Italia e la ricerca di Tria che in Cina chiede con la mano tesa di comprare i nostri titoli di Stato ormai disfatti sui mercati: a giugno se ne sono andati 38 miliardi e altri 93 pesantissimi miliardi in luglio e aspettiamo il bollettino delle perdite di agosto che condannano l’Italia ad una sfiducia con le prospettive nerissime della “crescita in calo” dell’economia nostrana e con questi ribaldi al governo che promettono uno scontro durissimo con l’Europa per oltrepassare il limite del deficit ben oltre lo 0,9% nel prossimo documento di economia e finanza. Questi vanno fermati con o senza la magistratura. Non lasciamoli disfare: un impeachment italiano, per esempio.

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