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Biodiversità e digitale. Al via il progetto Legambiente e Inwit

Inwit e Legambiente hanno presentato in Abruzzo un progetto digitale per il monitoraggio ambientale. Attesi già in autunno i primi dati. Ecco tutti i dettagli

È stato presentato nella sede della Regione Abruzzo a Pescara, da Inwit, primo tower operator italiano, e Legambiente, associazione ambientalista, il progetto per il monitoraggio ambientale e della biodiversità tramite l’utilizzo delle infrastrutture digitali di Inwit, in una logica “tower as a service”.

Alla presentazione sono intervenuti Lorenzo Sospiri, presidente del Consiglio regionale Abruzzo, Stefano Ciafani, presidente Legambiente, Michelangelo Suigo, direttore external relations, communication & sustainability di Inwit, Sabrina Bocchino, consigliere regione Abruzzo e segretario dell’ufficio di presidenza, Sara Marcozzi, consigliere regionale Abruzzo, Carlo Tereo de Landerset, dirigente dipartimento sviluppo economico e turismo regione Abruzzo, Luciano Sammarone, Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise, Rita Rufo, direttrice della Riserva Regionale Zompo Lo Schioppo, Antonio Carrara sindaco di Pettorano sul Gizio (AQ) e Massimo Giusti, direttore tecnico Arta Abruzzo.

Il progetto prevede l’utilizzo delle torri di Inwit per misurare e monitorare, attraverso l’installazione di sensoristica IoT e di gateway per la raccolta dati, alcuni parametri ambientali relativi alla qualità dell’aria, a tutela della biodiversità, in Parchi nazionali e Riserve regionali.

Precisamente in sei comuni montani dell’Appennino centrale – Pescasseroli (AQ), Picinisco (FR), Caramanico Terme (PE), Roccaraso (AQ), Cappadocia (AQ), Pettorano sul Gizio (AQ) – due parchi nazionali (Parco Nazionale Abruzzo Lazio e Molise e Parco Nazionale della Maiella), due riserve naturali (Riserva Naturale Zompo lo Schioppo e Riserva Naturale Regionale Monte Genzana Alto Gizio). Tra i parametri ambientali monitorati ci sono l’anidride carbonica, il biossido di azoto e le polveri sottili nelle aree naturali.

La collaborazione tra Legambiente e Inwit, avviata a febbraio 2023, è finalizzata a far conoscere l’approccio sostenibile delle tecnologie avanzate come i sensori IoT e i gateway, che permettono di includere, in un unico dispositivo, molteplici informazioni con notevoli risparmi nell’installazione, manutenzione e gestione delle attrezzature.

La partnership prevede anche la disponibilità di Inwit a fornire alle aree protette nazionali e regionali coinvolte nel progetto, supportate dall’Arta Abruzzo, Agenzia Regionale per la tutela dell’ambiente, una serie di dati e di parametri ambientali registrati in un anno, con l’obiettivo di misurare tendenze e variazioni e valutare in questo modo gli effetti che tali parametri possono avere sulla conservazione della biodiversità nelle aree interessate, sempre più influenzata dai cambiamenti climatici.

“Questo progetto evidenzia il valore delle infrastrutture digitali perché le torri di telecomunicazione possono offrire al territorio una molteplicità di servizi, in una logica di tower as a service. Siamo orgogliosi di poter contribuire con Legambiente, i Parchi e le aree protette coinvolte, alla loro tutela – ha detto Suigo -. Digitalizzazione e sostenibilità sono due facce della stessa medaglia, e le nostre infrastrutture sono anche al servizio dell’ambiente, generando un contributo tangibile nel contrasto dell’inquinamento e nella tutela di ecosistemi e biodiversità”.

“Con questo progetto che ci vede lavorare al fianco di Inwit – ha dichiarato Stefano Ciafani – vogliamo avviare un monitoraggio sperimentale nelle aree protette per valutare scientificamente la qualità dell’aria. Un monitoraggio che ci permetterà di fare il punto della situazione, scattare una fotografia puntuale dell’inquinamento atmosferico che ci permetterà anche di capire che tipo di impatti possa avere sulla biodiversità e quali azioni sarà necessario mettere in campo per tutelare maggiormente aree protette e biodiversità, raggiungendo gli obiettivi stabiliti dalla Strategia dell’Ue per il 2030. Raggiungere questo obiettivo significa dare anche una risposta concreta rispetto a quanto chiede la Nature Restoration Law, approvata dal Parlamento europeo lo scorso 12 luglio”.

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