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Price cap violato. Gli Usa sanzionano tre navi della flotta fantasma russa

Kazan, Ligovsky Prospect e NS Century, tutte di proprietà di società registrate negli Emirati Arabi Uniti, commerciavano petrolio oltre il limite dei 60 dollari al barile. L’amministrazione Biden ribadisce l’impegno per tagliare le fonti di profitto del Cremlino e mantenere stabile il mercato

Il dipartimento del Tesoro degli Stati Uniti ha sanzionato tre società proprietarie di altrettante navi che trasportavano petrolio russo violando il price cap imposto dagli Stati Uniti nell’ambito delle sanzioni a Mosca per l’invasione dell’Ucraina. Si tratta delle navi Kazan, Ligovsky Prospect e NS Century, tutte di proprietà di società registrate negli Emirati Arabi Uniti, che hanno utilizzato servizi di personale statunitense durante il trasporto del greggio di origine russa venduto oltre i 60 dollari al barile. A ottobre gli Stati Uniti avevano imposto le prime sanzioni ai proprietari di petroliere che trasportavano petrolio russo a prezzi superiori al tetto: una in Turchia e una negli Emirati Arabi Uniti.

Il dipartimento ha sottolineato in una nota che queste sanzioni puntano “a ridurre le entrate petrolifere che il governo russo può utilizzare per finanziare la sua brutale invasione dell’Ucraina”. Infatti, come ricorda Reuters, sebbene il tetto al greggio sia in vigore da circa un anno e sia volto a limitare le entrate petrolifere del Cremlino, quest’anno gli alti prezzi globali del petrolio e il crescente utilizzo da parte di Mosca della flotta di petroliere ombra hanno fatto sì che gran parte del petrolio russo sia stato scambiato al di sopra del tetto.

“Le compagnie di navigazione e le navi che partecipano al commercio petrolifero russo (…) devono comprendere appieno che le riterremo responsabili del rispetto delle misure”, ha affermato il vicesegretario Wally Adeyemo. “Siamo impegnati a mantenere la stabilità del mercato nonostante la guerra della Russia contro l’Ucraina, tagliando allo stesso tempo i profitti che il Cremlino utilizza per finanziare la sua guerra illegale. Rimaniamo inflessibili nel perseguire coloro che facilitano l’evasione dei limiti di prezzo stabiliti”, ha aggiunto.

Gli Stati Uniti fanno parte di una coalizione internazionale di Paesi, tra cui i membri del G7, l’Unione europea e l’Australia, che hanno deciso di vietare l’importazione di petrolio greggio e prodotti petroliferi dalla Russia. Inoltre, hanno concordato di limitare un’ampia gamma di servizi legati al trasporto marittimo di petrolio greggio e prodotti petroliferi originari della Russia, a meno che il petrolio non venga acquistato e venduto a prezzi inferiori ai prezzi massimi specifici stabiliti dalla coalizione.

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