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La Spagna al voto. PSOE crolla e Podemos sale

Iglesias

E anche le elezioni in Spagna si sono concluse. L’esito delle votazioni segna la vittoria del Partito Popolare con il 28% dei voti, ma con un numero di seggi insufficiente per poter governare da solo. La soglia è infatti a 176 seggi e il PP ne ha solo 122.

Il partito socialista spagnolo è arrivato secondo con appena il 22% delle preferenze, una risultato molto deludente. Ottimo il risultato di Podemos che si piazza al terzo posto con oltre il 20%. Molto deludente Ciudadanos che non raggiunge il 14%.

Adesso si prospettano scenari interessanti: il PSOE cosa farà? Scenderà a patti con il PP? Oppure si costituirà una coalizione innovativa tra PSOE e Podemos e Ciudadanos? Potrebbe essere una sperimentazione interessante, ma anche altamente problematica e forse improbabile. L’ideale sarebbe un’alleanza tra PSOE e Podemos, ma sembra che il numero di seggi complessivo non consenta di raggiungere la soglia di 176, necessaria per governare.

Lo scenario quindi è sicuramente di instabilità e incertezza, ma solo nella misura in cui non verrà trovato un accordo. Un eventuale alleanza tra PP e PSOE, cosa probabile e che garantirebbe i numeri necessari per un governo sarebbe la scelta peggiore per il PSOE, che vedrebbe la sua credibilità messa a dura prova.

Come ho già scritto: è ora per i partiti socialdemocratici europei di scegliere il coraggio e la coerenza. Sarà interessante, a questo punto, riflettere anche sul destino del PD in Italia. Cosa ci aspetta? Le prossime amministrative saranno un banco di prova interessante.

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