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Piga: “Uscire dall’euro non può essere una scelta temporanea”

Tornano i rumors sull’ipotesi di una possibile uscita dall’euro per i paesi sotto pressione. A lanciare il suo appello è stato anche il coordinatore dei dipartimenti del Pdl, Renato Brunetta, che nell´editoriale pubblicato ieri da “il Giornale”, vede come unica via d’uscita quella dell´optingout: “Per i paesi sotto pressione potrebbe esserci la possibilità di uscire temporaneamente dall´euro”, dichiara Brunetta.
 
Ma per Gustavo Piga, direttore editoriale di Formiche e professore di Economia politica a Roma Tor Vergata, non esistono possibilità di uscite temporanee dall’euro. “Oltre agli enormi costi che i paesi coinvolti dovrebbero sostenere, il rischio più grande sarebbe quello di generare astio e accuse reciproche che comporterebbero il crollo della fratellanza a livello europeo. L’eurozona andrebbe inoltre in contro ad un trentennio di tensioni diplomatiche, e fattore ancor più grave, culturali” sostiene Piga.
 
Quali sarebbero poi le conseguenze per la Germania? “Se l’euro dovesse saltare, la Germania si troverebbe mutilata in termini geopolitici”. In questo caso, cavaliere solitario fuori dall´unione, la Germania perderebbe molto del prestigio che ha in quanto paese forte e caposaldo dell´Ue.  
“Solo adottando la stessa lungimiranza che ha avuto con la Germania dell’est – conclude Piga – la Germania riuscirà a capire che questa crisi non è conveniente per essa stessa e farà di tutto per evitarla”.
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